tag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post442416819375752497..comments2023-06-28T13:02:53.095+02:00Comments on Lucciole e lanterne: Il viottolo dell'artistaChiara Trabellahttp://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-17591691679184527082012-05-08T11:59:11.715+02:002012-05-08T11:59:11.715+02:00È difficile condensare in un commento tutto il per...È difficile condensare in un commento tutto il percorso che è stato fatto finora per Viola, ma provo a sintetizzare.<br />All'inizio del progetto, trovo un disegnatore interessato a svilupparlo con me. Facciamo lo studio dei personaggi e 5 tavole di prova. Prepariamo una proposal canonica, con panoramica del progetto, soggetto, stralci di sceneggiatura e disegni.<br />Lo propongo a Lucca, a Mantova e a Milano, oltre a una serie di contatti nel mondo dell'editoria. Quando ricevo feedback, sono sempre positivi e/o incoraggianti (anche se quelli che preferisco contengono anche proposte di miglioramento).<br />Ad un certo punto, qualcuno mi suggerisce di cambiare disegnatore, per una serie di motivi "tecnici". Ho anche dei contatti promettenti, ma mi blocco. Non solo e non tanto per "fedeltà" al mio disegnatore. Quanto perché io Viola la voglio disegnata così, mi sono innamorata.<br />Ad un certo punto, come dicevo sopra, ho anche pensato di autoprodurmi. Forse questo è stato il momento in cui, approfittando del fatto che nel frattempo il mio disegnatore era impegnato in altri lavori, mi sono un po' autosabotata: non tanto per paure strane, ma perché insomma, per quanto 30 euro a tavola in sé siano pochi, fanno 1500 euro per 50 tavole e io non navigo nell'oro.<br />Ecco perché sospendo il progetto (e chi lo sa che magari il tempo possa anche giocare a mio favore) e ritorno alla più economica narrativa :-)Chiara Trabellahttps://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-56048787735720905712012-05-08T11:42:09.067+02:002012-05-08T11:42:09.067+02:00Io non sono mai stata una buona commerciale. Riesc...Io non sono mai stata una buona commerciale. Riesco a parlare con entusiasmo di cose in cui non ho un tornaconto (per esempio, l'autore di Bartimeus mi deve almeno una cena), ma quando si tratta di vendere qualcosa in cui io ho un tornaconto (si tratti di una mia produzione o meno) affronto l'impresa con grandissima tensione. Soprattutto quando ci sono in ballo tanti soldi.<br />Tipo: probabilmente, una volta pubblicata Viola, non avrei nessunissimo problema ad andare a presentare l'albo in giro e spiegare a un lettore qualsiasi perché dovrebbe spendere 10 euro per comprarlo. Però mi blocco davanti all'editore che dovrebbe investirci qualche migliaio di euro: piuttosto avevo pensato di autoprodurmi, peccato che poi abbia avuto l'incidente e quindi le mie sostanze siano in amministrazione commissariata.<br />Infatti, per il progetto successivo, ho ben altri programmi, in questo caso possibili: superare l'investimento iniziale e dedicarmi direttamente alla vendita al dettaglio.Chiara Trabellahttps://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-76318696016369397842012-05-08T11:35:58.262+02:002012-05-08T11:35:58.262+02:00Ommammma, Piattini, ci sarebbe da risponderti in 3...Ommammma, Piattini, ci sarebbe da risponderti in 3-4 post! :-)<br />Io non so che cosa mi aspetto dalla pubblicazione di un mio scritto. Per Viola era diverso: la pubblicazione avrebbe portato alla creazione, nell'editoria del fumetto funziona così.<br />Per la narrativa, in realtà mi sembra di non aspettarmi niente se non il piacere di condividere le mie storie: non ho mai pensato di scrivere per mestiere, soprattutto da quando il mio lavoro è diventato interessante e piacevole.Chiara Trabellahttps://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-557493140876249972012-05-08T08:58:01.311+02:002012-05-08T08:58:01.311+02:00Ho provato a cercare Bolelli sul catalogo della bi...Ho provato a cercare Bolelli sul catalogo della biblioteca, ma purtroppo non c'è niente di suo. Proverò a cercare qualche suo libro usato.Chiara Trabellahttps://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-52034576340682685052012-05-07T20:00:34.459+02:002012-05-07T20:00:34.459+02:00Lascia perdere l'italiano da cervello annebbia...Lascia perdere l'italiano da cervello annebbiato, ho la sinusite..Stella M.https://www.blogger.com/profile/09197118905267516517noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-89042318325219230722012-05-07T19:59:41.121+02:002012-05-07T19:59:41.121+02:00I disegnatori professionisti sì, un disegnatore gi...I disegnatori professionisti sì, un disegnatore giovane, per dire, non necessariamente. Oltre al fatto che il mio maestro (illustratore e fumettista) mi spiegava che a un potenziale editore si possno mandare -di solito- 3/4 tavole complete e la sceneggiatura :)<br />Il punto è che, forse, andrebbe mandato oltralpe per avere speranze..<br /><br />Torno in topic: anche io ritengo di essere una pessima promoter di me stessa. IL punto è che questo, spesso, mi blocca ancora prima di provarci. Inoltre mi rendo conto del fatto che ritengo di esserlo perchè profondamente non sono convinta. Attualmente ho aggirato l'ostacolo facendo le cose in primo luogo per me, perchè farle mi fa stare bene come poche altre cose. Da questo il resto consegue piuttosto fluidamente.<br />Certo, dover dipendere dal lavoro di altri è diverso, però forse non erano gli altri giusti :)Stella M.https://www.blogger.com/profile/09197118905267516517noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-25884133165101337762012-05-07T19:18:42.715+02:002012-05-07T19:18:42.715+02:00Secondo me la difficioltà nel promuovere la propri...Secondo me la difficioltà nel promuovere la propria opera è una forma di blocco creativo, in molti casi. Il modo in cui ti sei sentita nel promuovere Viola, ad esempio, secondo me è una forma di insicurezza: la prima regola di un buon venditore secondo me è avere entusiasmo per ciò che si vende e senz' altro tu ne hai ma nel momento in cui devi convincere gli altri della bontà della tua opera vacilli. Perché dovrebbero pubblicare Viola (o qualunque altro dei tuoi lavori...)? Perché è valido, perchè è bello, perché ne sei entusiasta, perchéci hai messo del tuo... Possono esserci mille perché, ma senz' altro a mio parere è solo il problema della sua promozione a bloccare la tua arte (beh d' accordo, nel caso del fumetto c' è tutto il discorso disegnatore che hai fatto, but stilll...). E' vero poi che non tutti nasciamo venditori (o promotori in questo caso, se preferisci...), ma se davvero è solo quello il problema potresti benissimo rivolgerti a qualcuno che promuova per te la tua opera. Almeno un' ottima venditrice che lo farebbe volentieri per te la conosci no? :P Insomma, tutto questo per dire che secondo me in un modo o nell' altro tutti fatichiamo a ritenerci artisti, io ad esempio ritengo a monte che le cose che produco facciano schifo, o di non avere talento per la danza, o vattelapesca, tu invece ti blocchi al passo successivo, quello del confronto con l' aspetto pratico e di confronto... Forza! :***Giadahttps://www.blogger.com/profile/10251068569223689751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-6383353922839645692012-05-07T15:32:07.281+02:002012-05-07T15:32:07.281+02:00Sono a circa metà.
Però secondo me il discorso è u...Sono a circa metà.<br />Però secondo me il discorso è un altro. Se vuoi dirmi che devo essere fiera di quello che faccio e quindi promuoverlo senza vergogna, ci sto assolutamente. Ma non puoi pretendere che all'artista si accompagni indissolubilmente il promoter, secondo me la promozione rischia sia di mangiarsi le energie che potresti dedicare alla creazione sia di renderti troppo sensibile a quello che si vorrebbe da te (e per carità, essere commerciali non è un male, ma volerlo essere è un condizionamento che ti tarpa le ali come tutti gli altri).<br />Cmq un bel tè (freddo) a chiacchierare di questo libro ce lo dobbiamo fare!Chiara Trabellahttps://www.blogger.com/profile/06015529309443599558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-50728897640659081152012-05-07T15:31:09.818+02:002012-05-07T15:31:09.818+02:00Le storie che per un motivo o per l'altro non ...Le storie che per un motivo o per l'altro non si scrivono rimangono in gola come un groppo, e fanno male. da questo punto di vista il fatto che la difficoltà di pubblicazione ti impedisca di portare a termine Viola, che ha bisogno dei disegni per vivere, fa male. il libro non l'ho letto, ma posso dirti che prima di riuscire a pubblicare avevo tutta un'altra idea di come mi sarei sentita. in qualche maniera immaginavo che magicamente la pubblicazione mi avrebbe elevato di un graeino, spianato la strada, facendola deviare verso una comoda discesa per la mia professione di autrice. poi ho capito che le cose erano più complicate. bisogna avere determinazione e fiducia in se stessi anche quando tutti intorno non ce l'hanno. considerare la scrittura come un mestiere nel senso alto del termine. quando mi sento giù penso alle botteghe dei pittori, al mal di schiena e alla fatica che vanno di pari passo con il guizzo creativo. non tutti siamo saltimbanchi o buoni manager di noi stessi. la società sembra richiedercelo ma se uno non si fa spaventare e pensa solo a terminare il lavoro la soddisfazione di una cosa ben fatta ti ripaga di tutto. qualunque cosa tu abbia in mente, ti faccio un grosso in bocca al lupo.piattinicinesihttps://www.blogger.com/profile/02425662507807438287noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-86394777864295733392012-05-07T14:51:12.799+02:002012-05-07T14:51:12.799+02:00Riguardo a Viola, vedo che almeno hai imparato una...Riguardo a Viola, vedo che almeno hai imparato una buona regola della promozione: creare suspence! :-P<br /><br />Scherzi a parte, per quanto riguarda la prima parte del discorso, per una serie di associazioni mentali mi viene da suggerirti la lettura di un autore che a me ha aperto un sacco di "porte" in testa, facendomi pure sentire in colpa: si chiama Daniele Bolelli e di suo ti raccomando "La tenera arte del guerriero" (fuori stampa, ma magari in biblio lo trovi) e "i-God". Non hanno un legame diretto con il tema della creatività, ma potresti trovarci degli spunti interessanti, anche per il discorso spiritualità/religione.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3054820568780929929.post-5774079606709411282012-05-07T14:49:18.168+02:002012-05-07T14:49:18.168+02:00A che punto sei della via dell'artista?
Io ho ...A che punto sei della via dell'artista?<br />Io ho bellamente ignorato i riferimenti a "dio", presi come la solita americanata e letto come "creatività" in generale.<br />C'è anche un capitolino su come barcamenarsi (dal punto di vista emotivo però) con la promozione del proprio lavoro... <br />Insomma, io la mia su questo libro l'ho già detta XD<br />Aspetto che tu lo finisca e anche il prosieguo di questo post!Euforillahttp://www.euforilla.comnoreply@blogger.com