Negli ultimi tempi fotografo poco. Un po' sono sempre di corsa, un po' la luce in questa stagione è quel che è, tranne rarissimi giorni di sole.
Però faccio tanto: accompagno i figli a capoeira (loro nuova ed enorme passione), cerco di risolvere i miei problemi di telefonia e connettività, lavoro a maglia, ospito amiche, partecipo a laboratori fighissimi in luoghi spettacolari (mai stati alla Biblioteca De Amicis? Rimediate subito), pulisco pisciate random.
Con un neurone alla Grecia (perdonami Anna, ne parliamo tanto ma non abbiamo ancora guardato i link che mi hai così prontamente segnalato), uno alla preparazione di Halloween (quest'anno i bambini sono eccitatissimi, sarà la casa nuova) e uno alla revisione del terzo libro della serie di Sholeh Zard.
Ho cominciato a cucinare le zucche (la torta di mele invece non l'ho ancora fatta) e mi avvio felicemente verso il pieno dell'autunno.
Felicemente, sì, avete letto bene: per la prima volta in vita mia accolgo l'autunno con gioia. Forse è il camino a fare la differenza. O forse la casa nuova, con la sua betulla meravigliosa e il tappeto di foglie di quercia. O forse sto davvero cambiando, magari crescendo (non in altezza, purtroppo).
Già quest'estate a fare le cose di sempre (andare a Levanto, per esempio) mi sono sentita come quando da ragazzina provavo a giocare con le Barbie ma non ci provavo più gusto.
Ho voglia di essere nuova. Senza rinnegare il passato, anzi, integrandolo col presente. Però ho voglia di posti nuovi, di imparare cose nuove, di essere diversa anche nella vita di tutti i giorni.
Quindi stasera ci armiamo di questo libro bellissimo, regalatoci per lo scorso compleanno di Amelia, e ci mettiamo tutti quanti a fabbricare costumi e decorazioni per Halloween. Io mi sono presa l'incarico di confezionare a Ettore un costume da gatto nero e Amelia si vestirà da strega (nomen omen).
Tra stasera e domani, penso che ci congederemo da Durrell, la nostra lettura estiva. La new entry sarà Neil Gaiman, in tema col periodo.
E tutto questo in un turbine di cose da fare, persone da vedere e lavoro quotidiano.
L'ho detto che l'autunno sta diventando la mia stagione preferita?
lunedì 21 ottobre 2013
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Non succedera' mai. Io e l'autunno conviviamo, mandandoci a cagare reciprocamente, ma con quella bonarieta' di quando lo fai con un fratello (minore)...
RispondiEliminaLo dicevo anch'io, attenta...
EliminaBello The graveyard book, però forse i miei sono ancora piccoli. Tra un anno o due. L'autunno è meraviglioso, è una stagione coloratissima, unico vero neo: il ritorno dell'ora solare. :-|
RispondiEliminaNoi ci proviamo, soprattutto per Amelia. Durrell se lo sono goduto (anche se mi sembra che quello che se l'è goduto di più sia Luca). E poi boh, quando cresceranno se li leggeranno da soli, non potremo più avere questi momenti.
EliminaAlla fine allora hanno deciso di fare la strega col gatto nero? Fichissimo!!!
RispondiEliminaSì, ed Ettore è sceso a più miti consigli per quanto riguarda la questione del costume :-)
Eliminano, davvero hai letto durrel ai bambini? ed e' andata cosi' bene?! ci voglio provare anche io con emiliano, grazie dello spunto, e non azzardarti piu' a buttare qua e la' accenni a quanto amelia sia poco intellettuale o matura!
RispondiEliminaanna
E se lo sono anche goduto: Ettore continua a chiedermi quando andiamo in Grecia!
EliminaLui poverino è quello che ha "retto" di meno, perché leggiamo dopo cena e a lui viene sonno. Però Amelia dovevi vederla come si incazzava quando Ettore si addormentava e dovevamo interrompere la lettura.