OK, mi è passata. La tentazione di buttare giù alberi a testate, intendo. Rabbia e delusione no. Ma mi passerà, oppure convincerò mio marito a cambiare continente e probabilmente emisfero.
Nonostante le condizioni in cui versa la cosa pubblica, il mio privato trabocca di cose belle:
- Luca che mi chiama a casa per sapere come sto
- Ettore che, pur bloccato sul water dal cagotto, fa di necessità virtù imparando a scegliere i video su YouTube
- finire il corpino del mio primo maglione
- finire il terzo libro di Sholeh Zard, che si intitolerà Nidhal, e vedere il dispiacere sulla faccia di mio marito, "è già finito?"
- Wall-E
- la Tribal and Bellydance Academy, che spettacolo!
- seguire i consigli delle amiche e farsi un giro al Centro della Lana (la recensione è negativa, ma la mia esperienza è completamente diversa: sono stata seguita con disponibilità e gentilezza)
- una cena meravigliosa, che è valsa mille volte la pena del sonno arretrato, con 3 donne fantastiche
- la mia famiglia, ché saremo anche dei cialtroni ma ci vogliamo un sacco di bene
- scoprire di aver spacciato quello che potrebbe tranquillamente passare per un Bengal cat (ed è il fratello della Rachel, che invece ha dentro sicuramente il norvegese)
- fare un regalo ad Amelia, dando un passaggio fin in teatro a Illan Riviere
- rivedere la mia adorata Francesca Gigante, farmi raccontare i successi recenti e complottare per il futuro
- tricottare vedendo la luce in fondo al tunnel
- scoprire che il mio inglese non è poi così arrugginito, anche quando esco dalle solite informazioni sui corsi di laurea
- il sole, dopo tanto grigio
- riuscire a passare in biblioteca, ritirare un sacco di libri e progettare un'uscita al cinema
- rimediare a una cazzata in modo creativo
- trovare in biblioteca due DVD di Peppa Pig, così i figli si staccano da YouTube
- progettare un incontro con una persona molto interessante
- lasciarmi arruolare da mia madre in un giro al mare
- il papa con la maschera di ferro
- i giaguari smacchiati male
- sparare cazzate su FB con le amiche, è più consolante del cioccolato
martedì 26 febbraio 2013
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Io ho solo una cosa da dirti: grazie. Non so se è così, ma mi piace pensare che ci sia un legame tra il "tuo" Nidhal, che vivrà per sempre tra le pagine del tuo libro, e il mio, che, anche se in modo diverso, vive per me e per il Boccolone. Mi sembra di trovare un senso, ed è una cosa che mi scalda dentro.... per cui... grazie di cuore!
RispondiEliminaUn legame c'è di sicuro, ma più nella mia testa che nel libro.
EliminaComunque non voglio svelarti troppo, vedrai quando sarà pronta almeno la prima stesura.
Adesso mi devo dedicare a rifinire Zohar, c'è gente che scalpita :-)
Nidhal, bel nome! Se poi un giorno hai voglia di mandarmi 3-4 parole chiavi cosí vedo se mi viene l'ispirazione per una copertina, ok?
RispondiEliminaGrazie! Provvedo appena posso scriverti con un po' di calma :-)
EliminaIl passaggio ad Illan superbo! Ma gia' hai finito il terzo libro? Dimmi quando esce il secondo!
RispondiEliminaVorrei saperlo anch'io :-)
EliminaAdesso mi metto a correggerlo seriamente, penso di riuscire a farlo uscire ad aprile/maggio. L'ideale sarebbe riuscirci per la prossima presentazione a Roma.
ciao, ma sai che dalla grecia non posso comprare il tuo libro?
Eliminaio mi rifarò in italia, ma magari succede anche da altri paesi..
anna
anna, se mi scrivi a chiara.trabella (at) gmail.com, ti mando il pdf, volentieri!
Eliminagrazie mille ma assolutamente no! io voglio contribuire alle iniziative editoriali dei nuovi talenti!
Elimina(poi, saro' a genova a fine mese e, in ogni caso, voglio un kindle "italiano" perche' amazon.com presenta l'inconveniente del tuo libro anche per molti altri).