La mia vita non è quella che si aspettava mia madre: non sono una luminare di successo, non ho un sacco di soldi e non vivo tra una conferenza a Oslo e un convegno a New York.
Nemmeno mio marito è quello che si aspettava mia madre: ha problemi con alcune nozioni elementari di cultura generale (ma non sbaglia un solo nome scientifico, quando si parla di piante), ha l'aspetto di un cane da pagliaio ed è brillante quanto un cinghiale selvatico (però decisamente più mite). In verità non è neanche come me l'aspettavo io, ma il colto sofisticato mi aveva enormemente deluso e quindi ero aperta a tutta una serie di possibilità inedite.
È che stamattina ero lì ad attizzare il fuoco e mi son vista da fuori. Io che attizzo il fuoco in una casa di campagna, con 2 figli in via di risveglio e un bosco tutt'intorno? Dove sono i sogni di gloria del passato?
Poi ci ho pensato. La mia unica vera aspirazione per tutta la vita è stata scrivere. Dove come e quando non sono mai stati importanti. E quale posto migliore di casa mia per scrivere? Lo stereotipo dello scrittore che si ritira nella natura per trovare ispirazione avrà pur un motivo di essere.
E poi, la mia famiglia. Non la prevedevo, OK, ma mica è un ostacolo. Anzi. Sembrano usciti di un libro di Jasper Fforde, soprattutto mio marito. Sono fonte di disastri, e disguidi, e imprevisti. Tutti strumenti del mestiere, per uno scrittore.
Mio marito sembra un animale mansueto e poco interessante, a una prima occhiata. Ma poi mi trascina in imprese assurde e folli. La nostra casa, per esempio, oppure l'orto col laghetto. Oppure l'acquario marino, che un giorno ospiterà un polpo.
Sì, la mia vita non è quella che si aspettava mia madre. Per fortuna.
venerdì 8 novembre 2013
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I sogni di gloria del passato solitamente sono i sogni di qualcun'altro. In rare e beate epifanie capiamo quali sono realmente i nostri sogni, magari mentre si stanno realizzando, facendo cose che le nostre madri disapproverebbero
RispondiEliminaTogli pure il condizionale: disapprova :-)
EliminaSo che non c'entro nulla io ma non riesco a non sentirmi parzialmente responsabile per lo meno per la genesi della riflessione.
RispondiEliminaIl resto scommetto che t'è venuto in mente mentre "affilavi la mannaia con una banana" ;)
No, con una zucca, come si addice a una vera strega :-)
EliminaGiusto...
EliminaChe bella considerazione ;) A volte le cose non sono come ce le aspettavamo (se le aspettavano) ma meglio ;) L'importante è essere felici... o comunque cercare di perseguire la serenità!
RispondiEliminaMi è tanto piaciuto il tuo post e, in tutta onestà, ti invidio (bonariamente!) non poco. Buona settimana! Luisa
RispondiEliminaGrazie, ti abbraccio!
Eliminamia madre, quello che sono, non me lo perdonerà mai. tanto che quando parla di me con i parenti mi chiama "quel dispiacere".
RispondiEliminama nonostante questo sto serena !
buona settimana.
ps. anche il nostro camino è ormai a pieno regime ed è la cosa più bella del mondo !
Mi sa che le nostre madri si somigliano...
EliminaNon sai quanto ti capisco!
RispondiElimina;-)
EliminaMia madre rimpiange (e ogni tanto me lo rimprovera) la mia mancata laurea. Ammetto che la rimpiango anche io, ma sono stata bestia e ormai non ho modo di recuperare. Però per il resto io non avevo sogni definiti e ammetto che la mia vita mi piace come è. Certo, se ci fosse stato un percorso di coppia più lineare... ma non è detto che non ci sia un domani ;) . Abbracci per la tua vita (che vista da fuori è bella, sappilo)
RispondiEliminaDalla mia esperienza: se ti fossi laureata, ti rimprovererebbe il lavoro "che non è alla tua altezza". E così via.
EliminaGrazie per gli abbracci, ricambio!
Mia mamma devo dire che, in questo, e' molto matura... Parlando della mia vita le ho chiesto "ma tu sei orgogliosa di me?" e lei mi ha detto "no, per te sono felice"
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