martedì 11 ottobre 2011

Illuminazioni

Ieri sono tornata a casa un po' più tardi, per recuperare le ore perse nella famosa settimana in cui Ettore non poteva fermarsi nel pomeriggio (perché? chi lo sa!).
Luca doveva andare a una riunione della scuola, quindi ho chiesto a mia madre di stare lei con i bambini per quella mezz'oretta di differenza (e gliel'ho chiesto sapendo che lo gradiva, dal momento che lo scorso weekend non ci siamo visti e il prossimo lei sarà via).
Sono tornata a casa e mi sono messa a cucinare a capofitto, dal momento che volevo fare sia le melanzane alla porcina sia il risotto coi funghi (si vede che siamo stati a Bobbio, eh?).
Mentre cucinavo, le ho chiesto un paio di pareri, cose su cui normalmente mi sarei consultata con Luca o che avrei deciso di azzardare per conto mio. Il tempo di rispondermi, ed è stata di nuovo fagocitata dai bambini.
Mi sono resa conto, come in un'illuminazione, che quello che mi dà fastidio in mia madre è l'opposto di quello che mi dà fastidio in mio suocero.
Mia madre dà sempre la priorità ai bambini: se sta parlando con me di qualcosa che non sia una questione di vita o di morte, si interrompe per dare retta a loro.
Mio suocero invece dà la priorità agli adulti: se si imbarca in un discorso con me o suo figlio, non dà retta ai bambini finché il discorso non è finito (ovvero, di solito, qualche ora dopo).
Ecco, a me farebbe piacere che ci fosse un equilibrio tra questi due estremi. Soprattutto, non sono assolutamente gelosa dei miei figli, anzi, ma mi farebbe piacere che mia madre non mi chiedesse solo di loro, che magari i momenti "solo per noi" fossero di più di 2-3 all'anno. Così come, nel tempo, mi ha fatto piacere che sia cresciuto l'interesse di mio suocero per quello che i miei figli avevano da dire.

6 commenti:

  1. ti leggo da tempo. e ti trovo bravissima nello scrivere, chiara nell'esporre. ma assolutamente insopportabile ed egoista. solo da questo blog ho capito chi sei veramente e non mi piaci per niente.
    Egoista ed egocentrica. Non ti leggerò più.

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  2. =_=
    Sai quanti blog ho abbandonato io perché non ero d'accordo con le cose che c'erano scritte dentro?
    Trovo che sia molto più egocentrico
    A) sentire l'impulso irrefrenabile di far sapere al mondo e al/la blogger che non lo/a leggerai più (tra l'altro senza firmarsi, troppo facile non metterci la faccia, almeno virtuale)
    B) Pretendere di capire una persona dai post che scrive,che necessariamente sono parziali, possono rappresentare uno sfogo o (in altri casi) perfino un esercizio di stile. C'è gente con cui vivo gomito a gomito da anni e non ho ancora capito un quarto delle cose che ha in testa. Ma probabilmente sono scema io.
    byron
    Ps. Scusa Chiara, lo so che non hai bisogno di un avvocato difensore, ma io ho la mosca al naso facile.

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  3. @anonimo: libero di farlo, ci mancherebbe.
    @your highness: ma va', non incazzarti, ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni. Magari firmandosi, però.

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  4. ...che poi è una cosa che uno nella vita reale non farebbe, o no?

    Solitamente non cerchiamo e fermiamo apposta quelli che non ci vanno a genio, per dir loro quanto c'infastidiscono: giriamo alla larga e basta! Chissà perche nel caso dei blog dev'essere diverso...

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  5. "quanto c'infastidiscAno", ovviamente...

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  6. Oddio... Anonimo... ti ringrazio perchè erano settimane che non ridevo così di gusto... :DDDD
    Tu considera che mia madre quando la chiamo mi chiede "come sta Dhaou?" e se le faccio notare che sarei io la figlia e sarebbe carino se si esprimesse con un piàù democratico "come state?", mi risponde "Eh, te mi stai chiamando, segno che stai bene". Uno dei motivi che mi fanno ringraziare tutte le divinità di non avere figli. Pensa che potrebbe fare con dei nipoti! :D

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