Urban fantasy Young Adult: la trilogia di Shadowhunters di Clarissa Clare. Pensavo a una solenne stronzata, e invece mi si è rivelata una serie di romanzi divertenti e leggeri, spesso più vicini al tono di Sholeh Zard che a quello di una storia in cui si salva il mondo. Però 'sti padri cattivissimi hanno un po' rotto le scatole: cambiamo registro, please.
Typical fantasy: Il sangue degli elfi di Andrzej Sapkowski. Geralt di Rivia è un personaggio di quelli che non si dimenticano. OK, sta nello stereotipo della macchina di morte dal cuore tenero, ma in una maniera tutta sua. Questo è il primo vero romanzo della saga, e come tale si comporta: restano molte questioni in sospeso, e chissà quando verranno sciolti i nodi. Se l'avessi saputo, l'avrei preso a saga finita.
Delizioso: Romanzo rosa di Stefania Bertola. Ne avevo già visto uno stralcio nella schermata inviatami dalla mia bibliotecaria. Ora l'ho letto tutto e l'ho trovato veramente piacevole, una lettura sorridente.
Giallo milanese: La casa di ringhiera di Francesco Recami. Inizia bene: bella ambientazione, personaggio simpatico (con figlia odiosa come un herpes), atmosfere vecchia Milano. Ma poi qualcosa va storto. Peccato, deludente.
Urban fantasy nippo-italiano: Esbat di Lara Manni. Ok, probabilmente i pagani solleveranno il sopracciglio in più di un punto. E probabilmente lo faranno anche gli esperti in storia delle religioni. Gli esperti di Giappone non lo so, non sono tra di essi. Però, per essere partito come fanfiction di un manga, questo romanzo è fatto bene: buon equilibrio tra Giappone e Italia, tra umani e non, insomma, fatto bene. Non dico "bello" perché l'argomento non mi prende, però immagino che sì, se ti riconosci in certi gusti puoi definirlo bello.
Peccato il seguito, che riprende la vicenda in modo caotico e pretestuoso, facendo navigare due demoni giapponesi nella storia d'Italia dell'ultimo secolo. Ad un certo punto, persino la mia eroica resistenza ha ceduto e l'ho mollato lì. Inutile.
Romanzo-verità: Le case degli altri di Jodi Picoult. Non so quanto sia fedele la rappresentazione della mente di un Asperger, sicuramente lo è la ricostruzione della vita di una famiglia in cui uno dei figli sia Asperger. Mi fa riflettere su quello che mi aspetto dai miei figli, che sono "sani", e mi fa recedere da certe pretese. Libri come questi sarebbero da leggere periodicamente, per i genitori. Tanto più che la vicenda è originale e a tratti divertente.
sabato 11 agosto 2012
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Più che di letture dovrei parlare di propositi di lettura. Un saggio, deludente, di una persona interessante: Il paradosso italiano. La povertà di un paese ricco. Bartimeus, ho finito il primo della trilogia e se non ho ancora attaccato il secondo significa che non mi prende come ha preso te. La fine della traduzione ad alta voce di Topicco/Hiccup volume 8 incombe, quindi la sospendo per la prima lettura del volume 9. Nel frattempo ho comperato The Night Circus (un segno del destino... su amazon.it non era disponibile, su .co.uk l'avevo abbinato all'acquisto di Topicco/Hiccup volume 10, in uscita a fine settembre ed invece ci ho sbattuto contro in libreria) e attaccato un'Agatha Christie dalla pila in giacenza...
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