In dialetto (in qualsiasi dialetto) ci sono espressioni che mi fanno impazzire per la loro efficacia. Una di queste è quella che vedete nel titolo. È la classica risposta che si dà alla domanda "Sei sicuro?", come a dire che nessuno può essere sicuro al 100% di quello che dice, soprattutto se si tratta di fatti riguardanti altre persone, di teorie scientifiche o in generale di cose che non dipendono da lui. Non parliamo poi delle opinioni.
Mi viene da pensare a questa frase quando qualcuno pontifica su cosa è meglio per i bambini / la società / l'ambiente / eccetera. Mi si materializza davanti quando sento alcune persone formulare opinioni assolute con toni da Savonarola (e spesso lo fanno per partito preso, non per diretta e approfondita conoscenza dell'argomento). Mi verrebbe da proferirla di fronte a certi atteggiamenti da ducetto, di qualsiasi schieramento.
Ve lo immaginate voi uno dei nostri politici? Immaginatevelo in uno di quei salotti televisivi ovattati, abituato all'intervista "in ginocchio" (dove chi sta in ginocchio è ovviamente l'intervistatore). A un certo punto, il politico di turno enuncia solennemente un caposaldo del suo credo, dandolo per sicuro. E l'intervistatore, con faccia scettica: "Ah, guardi, sicur l'è mort".
Ecco, questa è la mia premessa: sicur l'è mort. Potrò avere un'opinione e difenderla a spada tratta, ma mi riservo di sottolineare che la mia è un'opinione, non la considero la verità assoluta e sono pronta a cambiarla, seppure magari a malincuore, nel caso in cui emergano nuovi fatti che mi danno torto.
Questa è la necessaria premessa per affrontare un ciclo di post su natura, agricoltura, alimentazione, economia e persino politica, dove non pretendo di enunciare verità assolute, ma solo di informarvi della mia opinione e delle motivazioni che la sostengono. Questi post saranno scritti a 4 mani da me e Luca, o almeno revisionati da lui, che è il mio esperto scientifico e controllerà che io non scriva castronerie.
Forse per alcuni questi post saranno sorprendenti, dal momento che il mio stile di vita sembra catalogarmi in uno stereotipo ben preciso. Per altri no, dal momento che abbiamo avuto modo di parlarne già in altre sedi.
Spero di cominciare presto: voi affilate le armi e buon divertimento.
giovedì 1 aprile 2010
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Bella l'idea dei post a 4 mani, attendiamo :-)
RispondiEliminacarissima, se c'è una ragione per cui mi piace leggerti, incontrarti (sai che prima o poi voglio benire di pirzona pirzonalmente) e discutere con te è che hai davvero uno spirito critico e al di fuori degli schemi. aspetto quindi con ansia questi post. di alcuni immagino già l'argomento, daglia ltri aspetto di farmi soprendere, piacevolmente, come sempre
RispondiEliminaCara, sono in trepidante attesa!
RispondiEliminaP.s: mandami tuo cell. in privato che magari settimna prossima mi serve;)
@MdiMS: fatto! Controlla la mail: l'ho spedito a entrambi gli indirizzi.
RispondiElimina@piattini e daniela: speriamo di essere all'altezza delle aspettative :-)
Bella idea il 4 mani come sai la usiamo spesso,e se non piacesse a qualcuno dei lettori il post l' avra' scritto il consorte....
RispondiEliminaAnche a me il modo di dire "Sicur a lè mort" piace moltissimo, ma con sfumature leggermente diverse dalla sua (che pure sostanzialmente condividi).
RispondiEliminaHo letto di recente il libro Antifragile di Nassim Taleb, che, tra varie elucubrazioni che non sempre riesco a seguire, spiega come la nostra società, molto spesso per evitare rischi abbastanza probabili, ci espone a rischi meno probabili ma con conseguenze molto più gravi.