martedì 14 settembre 2010

Stanchezza e fastidio

Ieri ho degnamente festeggiato il ritorno a scuola di Amelia in due modi: prima incazzandomi perché per tutta la settimana i bambini usciranno alle 14 e poi facendomi togliere un dente a tradimento (credevo di poterlo salvare, e invece ho scoperto che ad agosto si era fessurato troppo in profondità - colpa di una banale granella di zucchero). Beh, non tutto il male vien per nuocere: a causa dell'intervento, devo stare a casa oggi e domani, il che mi permette di non preoccuparmi della scuola di Amelia. E giovedì la va a prendere mia mamma.
In realtà l'intervento è stato relativamente leggero: una volta passata l'anestesia, ho preso il primo Aulin e mi sono incollata alla guancia il ghiaccio. Ma mi è rimasta addosso una spossatezza pazzesca, che mi rende abbastanza intollerante e apatica. Il che, potete immaginare, non è il massimo se sei a casa con due bambini piccoli e sani, che giocano, litigano, hanno fame e sete e voglia di fare la pipì.
Vorrei mettermi a letto sotto le lenzuola e dormire, oppure guardare film decisamente poco impegnativi (tipo ieri, mentre loro erano fuori col papà a comprare la dotazione per la scuola e i medicinali per me, mi sono vista From Paris with Love, un giocattolone divertente - infatti è stato prodotto da Luc Besson, come Wasabi). Oppure vorrei che mi arrivassero gli arretrati di Gea che ho comprato online e che ci potessimo mettere io e Luca a leggerli insieme sotto le lenzuola. Oppure ancora vorrei che qualcuno mi ricaricasse la Postepay per poter comprare i seguiti della storia di Topicco e leggere "Come diventare un pirata" ad Amelia, che per conto suo ha scovato un libro di filastrocche di pirati e se ne è innamorata. Oppure ancora vorrei almeno non dover mangiare solo cose fredde: mi è rimasta una pazzesca voglia di wurstel da ieri sera (e mannaggia che quest'anno ho perso il mercato europeo, quindi niente wurstel viennesi quest'anno). A dire il vero, mi accontenterei anche solo di un tè: i cibi freddi e il fatto di non poter uscire di casa (se viene la visita fiscale...) mi fanno penetrare il freddo nelle ossa.
Vabbe', vado a tagliare il melone per mangiarlo con la robiola, sognando che sia polenta fumante.

5 commenti:

  1. Coraggio cara, speriamo che passi presto e che tu ti rimetta in forma, ché è già metà dei guai risolti.
    Per la scuola, quest'anno sembra che non ne vada bene una.
    Ho paura ad entrare in questo mondo.

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  2. In realtà, per fortuna, la scuola è fatta di persone e sono quelle, spesso, a salvarla. Il problema è che invece l'istituzione sembra fare di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a insegnanti e genitori, oltre che ai bambini stessi.
    Ad ogni buon conto, ho notato che, laddove i comuni possono metterci una pezza, lo fanno e che per questo motivo è più vantaggioso andare a scuola in un piccolo comune che in una città medio-grande.

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  3. Coraggio che ti passa!roba fredda per un paio di giorni no?mica di più!Come direbbe il galdiatore "forza e onore" :-)
    eh eh ciau
    ps hai visto "La papessa"?se si mi piacerebbe sapere cosa ne pensi!

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  4. @daniela: ma al gladiatore è andata moooooolto male, io tendo a un profilo decisamente più basso ;-)
    La papessa non l'ho visto: conosco la vicenda, ma non so come è stata resa nel film. Ma tu che dici? Ne vale la pena?

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  5. A me il film é piaciuto, l ho guardato al cinema senza essermi documentata prima, certo la fine é la parte più "romanzata", ma le vicende anteriori sono ben ricostruite secondo me (la vita nel villaggio e nel convento, la condizione femminile).Insomma pensavo peggio, non l'ho trovata troppo enfatizzato come racconto, anzi l'attrice poi mi é piaciuta molto, una buona recitazione (l'amante uomo invece non brilla come espressione recitativa).
    SE puoi guardalo!

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