Classico fantasy: la prima serie dei maghi di Trudi Canavan e il primo libro della seconda serie. Onesti fantasy, avvincenti al punto giusto e con buoni spunti. Con qualche pecca di eccessivo conformismo di genere.
(Parentesi televisiva: sono al nono episodio della quinta serie di True Blood. So che non è molto elegante fare una recensione a 3/4 del prodotto, ma mi sono ammazzata di risate quando "It's called ifrit and it means Evil". Ora sto scaricando gli episodi finali e DEVO vederli prima possibile)
Romanzo criminale: Educazione siberiana di Nicolai Lilin. L'avevo già addocchiato nel suo scaffale, ma l'avevo rimandato a lungo, perché temevo una storia "pesante". E invece in questo libro c'è tanto da sorridere, a volte da ridere proprio. Sempre con la coscienza che si ride dell'assurdo, per non piangere o semplicemente perché a volte ci stiamo a complicare inutilmente la vita. La perla? Liberamente citata: "Da allora ho capito che con le botte e i coltelli non si risolve nulla. E sono passato alle pistole".
Inclassificabile: Le 13 vite e mezzo del Capitano Orso Blu di Walter Moers. Questo invece l'avevo visto in mano a un'amica, maestra d'asilo, e temevo che fosse un po' troppo da bambini. Mi è letteralmente balzato in mano nella libreria di Levanto, un po' come ha fatto "Educazione siberiana" a Sarzana. E l'ho adorato: un po' fantasy, un po' avventura. Comincia come una specie di fiaba, come se l'infanzia dell'eroe dovesse essere raccontata ai bambini più piccoli, per poi evolvere verso il romanzo di formazione, sempre molto divertente.
martedì 4 settembre 2012
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