martedì 5 luglio 2011

The X Factor

Come ho detto varie volte in giro per la rete, negli ultimi 2 mesi mi sono dedicata a leggere una serie di libri che mi sono stati consigliati dalla mia bibliotecaria: il ciclo di Bartimeus.
Ora, se siete di quelli che un libro non è degno di essere letto se non è intellettuale, passate avanti e toglietemi la vostra stima. Evitate per favore di regalarmi saggi o romanzi perché io mi acculturi: ho una certa dimestichezza con la lettura, e mi sembra che essermi appena riletta Le Troiane di Euripide sia figo abbastanza.
Detto questo, ho amato questi libri per gli stessi innumerevoli motivi per cui ho amato Harry Potter.
Prima di tutto sono scritti bene (anche se non altrettanto bene tradotti). E già questo basterebbe.
Secondariamente, sono divertenti ma non sciocchi. Sono libri scritti per ragazzi dagli 11-12 anni, l'età giusta per trattare temi importanti come l'uguaglianza, la differenza tra protezione e censura, la differenza tra governare e gestire il potere, l'importanza di capire il punto di vista dell'altro. Insomma, mica bruscolini: quel genere di argomento che ogni genitore si ritrova a trattare con un po' di disagio, per la sua complessità.
Ma la vera ragione per cui amo questi romanzi è la presenza di Bartimeus: un personaggio divertente e irriverente, con un'etica apparentemente opposta alla nostra, istrione e grillo parlante.
Bartimeus è un personaggio che spacca, anche più di Harry Potter, anche più di Dumbledore/Silente.
Probabilmente è stato in qualche maniera ispirato o influenzato da Dobby, ma, benché i maghi siano presenti anche in questi romanzi, non c'è alcuna sudditanza verso i romanzi della Rowling. Il mondo immaginato da Stroud è completamente diverso, un mondo parallelo rispetto al nostro in cui i maghi si arrogano il diritto di governare i "comuni" solo per il fatto di sapere come si evocano gli spiriti (che loro chiamano demoni).
Nel mondo di Bartimeus, gli umani sono generalmente incolori o meschini, con qualche guizzo di personalità. Gli spiriti, invece, sono personaggi indimenticabili.
Non solo Bartimeus, che amo e che chiunque di noi vorrebbe come interlocutore almeno una volta nella vita. Ci sono personaggi favolosi come Faquarl (un djinn coetaneo di Bartimeus, che ama prendere le sembianze di cuoco), Jabor (un personaggio sanguinario ed esilarante), l'afrit pazzo Honorius (che sgambetta sui tetti di Londra in forma di scheletro con una maschera funeraria), lo Spirito dell'Anello Uraziel.
Ci sono scene che potrei rileggere all'infinito e sempre mi farebbero ridere. Ci sono scene che mi danno un legittimo godimento così profondo che è come se fosse un mio personale nemico ad aver fatto quella fine. Ci sono dialoghi che ormai io e mio marito citiamo nel nostro lessico famigliare ("o Essere Miracoloso", "o Asso").
C'è però un risvolto negativo. A parte il fatto che Bartimeus genera dipendenza, intendo.
Il risvolto negativo, per me, è che prima di incontrare Bartimeus mi stavo accingendo a scrivere una storia su un djinn. Una storia moooolto diversa per trama, personaggi e ambientazioni. Ma che, nel tono, avrebbe voluto essere simile: leggera, ironica, divertente ma non comica.
E, accidenti, adesso ho due problemi. Prima di tutto mi devo disintossicare da Bartimeus, perché ora tutto quello che mi vien da scrivere (fosse anche la lista della spesa) è nel suo stile. Secondariamente, sono annichilita dalla grandezza di questo personaggio, dal modo in cui ha catturato sia me sia tutte le persone che hanno letto questi libri, e il confronto mi schiaccia.
Bartimeus è uno di quei personaggi magici, con un qualcosa in più che li rende indimenticabili.
Io vorrei che i miei personaggi lo fossero altrettanto ma in modo ovviamente diverso: devo trovare la mia formula magica.
Soprattutto perché ho fatto una promessa a Luca: il mio personaggio lo prenderà quanto l'ha preso Bartimeus, lo amerà e gli dispiacerà finire le sue storie.
Ohi, quanto sarà difficile e bello tenere fede a questa promessa!

13 commenti:

  1. Ti odio. Ora devo leggerlo. A tutti i costi.

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  2. ecco, altri libri da aggiungere alla lista :)
    PS: cosa ne pensi di Pratchett (io lo adoro)? Io lo adoro (Buona Apocalisse a tutti e' uno dei miei libri preferiti).

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  3. @chiara: assolutamente sì, o Essere Esaltato!
    @asileday: me lo consigliano in tanti, ma non ho mai letto niente. Forse è ora di cominciare :-)

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  4. Aggiunti alla lista!! Ma devo finire Pratchett, le saghe del mondo disco sono mitiche quanto esilaranti!

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  5. Sta sera te ne porto uno di Pratchett. Così mi dirai!

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  6. me la cerco.

    aproposito di young adult fiction, consiglio la trilogia di the giver della lois lowry. bella bella
    io lho regalata al nipote 10enne e lho sciocato un po. tratta temi importanti in forma distopica.
    ves

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  7. dimenticavo in italia è uscito solo the giver, in inglse si trovano anche gathering blue e the messanger, consiglio amazon.co.uk dove per poc<hi euro ti prendi il coffaneto :P
    ves

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  8. @Didy: bene, grazie!
    @ves: io in biblio ho trovato anche gathering blue, già in italiano (me li ha consigliati la mia meravigliosa bibliotecaria). Mi sono piaciuti entrambi, ma vanno digeriti: trattano temi importanti con toni giustamente seri. Mentre Bartimeus te lo bevi, anche quando i temi sono tosti. Sempre per young adult ma un po' più sentimentale, mi è piaciuto Red della trilogia delle pietre preziose di Kirsten Gierst.

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  9. @ves: di Bartimeus il cofanetto in inglese su amazon costa tipo 11 euro, io l'ho preso per rileggerlo in originale (sono malata, lo so...)

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  10. Bartimeus me lo sto godendo in questi giorni....fregato ad Alice prima che potesse aprirlo (tanto io sono più veloce!)
    Ciao

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  11. @Daniela: brava! Questo è lo spirito, come con la Nutella ;-)

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  12. Ecco, Bartimeus finito ... e sono stata un mese in lutto dopo averlo finito da quanto mi è dispiaciuto. Volevo ringraziarti per la dritta. Ora sto cominciando mondo disco. vediamo com'è.
    Giorgia

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  13. Anch'io! Però sono partita dalla seconda trilogia, quella della Morte. Per ora mi piace, e mi sembra che Neil Gaiman abbia preso un sacco dai libri di Pratchett (tipo quel concettino che gli dei vivono solo se si crede in loro...)

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