Non degli anni '80 (di cui purtroppo è rimasto più di quanto pensasse Raf ai tempi) ma di un agosto di vacanza come non ne facevo da tempo.
Quest'anno sono rimasta a casa meno tempo degli ultimi 3 anni: "solo" 4 settimane. Ma proprio questo è l'esempio del fatto che non è la quantità che conta, ma la qualità.
Due anni fa ero consumata dall'infelicità per il mio lavoro e l'ambiente in cui lo svolgevo. L'anno scorso ero riuscita a spuntarla contro un capetto prepotente (e la prospettiva di averci di nuovo a che fare a settembre non mi sorrideva), oltre al fatto che l'ufficio personale si era inventato una rivoluzione inesistente per trovare posto a un'amica loro e quindi ero stata richiamata a fare colloqui per un'eventuale trasferimento, di cui né io né il mio superiore sentivamo il desiderio.
Quest'anno ho avuto un luglio faticoso e intenso, quindi la prima settimana di agosto, a casa, l'ho dedicata proprio al relax e al disbrigo delle piccole faccende tipo banca e posta.
Colti da un'improvvisa illuminazione, Luca ed io abbiamo deciso di anticipare la partenza e passare a Bobbio un paio di giorni prima di scendere a Levanto. Siamo stati nel nostro agriturismo preferito, dove ormai ci sentiamo più amici che ospiti, e abbiamo passato un paio di giorni sul fiume. Poi ci siamo piazzati nel "nostro" appartamento di Levanto, dove ci hanno raggiunti i miei cognati più giovani, di ritorno da un giro in Toscana.
Durante il mese ho letto tantissimo (mi sono fatta prendere dalle Cronache del ghiaccio e del fuoco di Martin, ma anche dall'ultimo della Vargas, dal ciclo dell'assassino di Robin Hobb, da 3 romanzi di Amelia Peabody e altri), sognato tantissimo (se per tutti funziona come per me, Levanto è il luogo ideale per gli sceneggiatori/scrittori/creativi), visto cose vecchie e nuove (per esempio, non ero mai stata a Porto Venere e a Sarzana, che meritano tantissimo), nuotato in un mare limpido come non l'ho mai visto, camminato su un sentiero delle Cinque Terre (da Levanto a Monterosso, ma consiglio vivamente di percorrerlo da Monterosso a Levanto), fatto un po' di shopping. Sono stata bene con mio marito e i miei bambini, ma anche con i miei cognati che si sono fermati fin troppo poco. Sono stata molto grata ai miei genitori, che si sono fermati un paio di notti e ci hanno permesso di uscire da soli in un posto che di solito viviamo come famiglia.
Sì, la gratitudine è il sentimento prevalente se penso a questo mese. Gratitudine per un tempo splendido, con un mare limpidissimo nonostante il fondo sabbioso. Gratitudine perché tutto è filato liscio, sia dal punto di vista logistico (non un ritardo dei treni, non un ingorgo) sia nei rapporti umani. Gratitudine perché siamo stati tutti bene.
Oggi ho ricominciato, con la testa un po' sollevata perché i bambini saranno con i nonni di Torino tutta la settimana e io mi sento un po' stordita a passare dalla vicinanza 24/24 7/7 all'assenza totale. La settimana prossima, ci saranno le riunioni per le nuove scuole dei bambini. Devo comprare i libri per Amelia che va in prima elementare.
Altrove racconterò la mia preoccupazione per questa scuola che comincia, ma per ora mi tengo strette le sensazioni e i ricordi più belli.
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Buon rientro! Beata te che almeno hai staccato la spina... Martin rappresenta un piccolo incubo del mio agosto lavorativo: tutti i suoi libri spariti dal catalogo e da recuperare... lascio immaginare lo spreco di energie e di parolacce ;-)
RispondiEliminaSai che non sono mai stata a Levanto? Forse ci dovrei mandare il marito se mi dici che è adatto alla cerca dell'ispirazione per gli scrittori... così almeno non l'avrei più fra i piedi che mi dice: "Uffa, non mi interrompere, non posso smettere di pensare per apparecchiare!" e via dicendo... Forse sono io che ho bisogno di vacanza! Goditi la pace che questi tuoi giorni ti hanno dato: è un dono prezioso.
@nora: a me succede che, appena arrivo a Levanto, di notte sogno storie e/o spunti che mai mi sarei immaginata da sveglia e che raramente c'entrano con quello che sto leggendo/scrivendo. Dicono che sia l'effetto vacanza, che fa correre il cervello in modo più libero. Non lo so. So che, quando sono a casa, sogni così mi vengono una volta ogni 6 mesi, mentre a Levanto quasi tutte le notti. Ormai dormo con il quaderno pronto a portata di mano...
RispondiEliminaben tornata :)
RispondiEliminaves
bellissima estate :)
RispondiEliminaOT: conosci Lois Lowry, mi hanno regalato due suoi romanzi per il compleanno e sono curiosa ... :)
@ves: grazie! :-)
RispondiElimina@asileday: io ho letto l'intera trilogia, prendendomi Messenger in inglese. Mi è piaciuta, ma non so se la regalerei.
Levanto. Ottima anche per la triste schiatta dei mediocri bodyboarders milanesi. Però si gusta al meglio d'inverno, quando le onde crescono e si allungano come piccoli mostri oceanici e il mare respira a fondo.
RispondiEliminaSe hai apprezzato Sarzana, e non ci sei ancora stata, devi assolutamente provare Framura e Tellaro. Tanto, son lì a pochi passi.
E a proposito di letture, fumetti niente?
Bentornata, carissima!
RispondiEliminaFelice di sapere che durante la tua assenza su questi schermi (un po' mi sei mancata!) hai fatto scorta di bei ricordi :)
Sai che stavo per consigliarti Lois Lowry in tema di letture? Poi ho visto che non solo mi avevano preceduta, ma che li hai pure già letti! Gian li ha avuti in regalo da un amico per il compleanno e li ho divorati anch'io, nonostante non siano il mio solito genere (proprio per quello avevo pensato di segnalarteli, visto che di solito abbiamo gusti letterari agli antipodi ^^). A noi manca il terzo, aspetto un po' per vedere se esce in traduzione, perché in inglese i romanzi non riesco a godermeli pienamente.
@AndreaV: infatti ci andiamo anche sotto Natale e in primavera! Oltretutto fuori stagione il lungomare è molto più bello, senza le cabine a ostruire la visuale. Grazie per i consigli: li seguirò volentieri! Fumetti quest'estate niente, anche perché avevo bisogno di un po' di respiro dopo aver saccheggiato le scorte della biblioteca. Ma sto già rimediando ;-) : ho ordinato 2 tomi dei Borgia di Manara e prenotato in biblioteca 2-3 lavori di Mark Millar (con buona pace di Grant Morrison).
RispondiElimina@pianobi: ma sai che invece io mi sto interessando alla storia del pomodoro? È interessante anche per chi lavora in ufficio ma senza input immediati, proverò anch'io!
La leggo e poi ti dico :)
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