venerdì 22 agosto 2014

I musei di Atene


Non posso dire di aver visto Atene: ho visto l'Acropoli, due musei e i quartieri Plaka e Monastiraki, che dubito siano l'Atene autentica. Ma quel poco che ho intravisto dai mezzi pubblici non è che mi abbia fatto venire voglia di scoprire un po' di più.
Appena arrivati dal Pireo, abbiamo avuto una discreta botta di culo: abbiamo trovato un albergo comodo e dignitoso a un prezzo tutto sommato economico (70 euro una tripla, abbiamo deciso che Ettore poteva dormire in mezzo a noi).
Ci siamo riposati per il resto del pomeriggio e poi, il giorno dopo, siamo partiti il più presto possibile per l'Acropoli.


Lo devo ammettere: vent'anni fa mi aveva davvero emozionata, questa volta proprio no.
Forse i troppi turisti, forse il fatto che la facciata del Partenone verso i Propilei era coperta dalle impalcature, forse il ricordo aveva trasfigurato l'esperienza.
Fatto sta che l'Acropoli è un monumento straordinario, in cui ogni pietra ha un valore eccezionale, ma il mio cuore non ha tremato come allora.
Ha tremato invece al Museo dell'Acropoli, semplicemente perfetto.


Va da sé che questo museo contiene pezzi che chiunque abbia studiato storia dell'arte, anche solo al liceo, conosce: il Moscoforo, le korai variopinte, le metope del Partenone, le Cariatidi dell'Eretteo.
Ma la cosa più bella è stata vedere i miei bambini entusiasti delle stesse cose che hanno entusiasmato me.
A modo loro, ovviamente, e senza apprezzare i dettagli tecnici.
Ma, se avessi contribuito ad allestire questo museo, l'apprezzamento sincero di un bambino sarebbe la mia massima aspirazione.

Dopo il museo, ci siamo riposati nei giardini dello Zappeion e nell'orto botanico:




Il giorno dopo, Museo Archeologico Nazionale. La summa di tutto l'esame di Archeologia greca.
Come per il Museo dell'Acropoli, non sono stata a fotografare ciò che compare su tutti i libri.
Ammetto di aver fatto una piccola pozza di bava davanti allo Zeus/Poseidone di Capo Sounion e al Doriforo, che visti dal vero sono una delizia. Per non parlare dei reperti micenei, degli innumerevoli vasi di ogni epoca, degli affreschi di Santorini.
Ma abbiamo anche scoperto capolavori di cui non avevo mai sentito parlare, come questo fantino:


O questo bronzo proveniente da un naufragio presso Anticitera:


Per non parlare della più antica illustrazione di Cappuccetto Rosso:


Dentro questo museo siamo rimasti tutto il giorno, approfittando del giardino e della caffetteria per fare qualche pausa.
Appena usciti, siamo tornati in albergo a recuperare i bagagli e via verso l'aeroporto.
In Italia, al nostro arrivo, c'erano 18 gradi.

4 commenti:

  1. anche noi felicissimi visitatori del museo dell'acropoli questo agosto. l'unica critica e' del mio compagno che lo ha trovato poco "ecologico", troppo grande, soprattutto l'ultimo piano,troppo grande e poco ombreggiata la terrazza del bar. io non sono d'accordo, ma mi ha fatto pensare.
    invece salire al partenone per me e' sempre un'emozione, anche se lo faccio "spesso", d'altronde sono una delle poche matte a cui atene piace, tutta (o quasi). ma al museo archeologico c'era anche il meccanimo per le previsioni di eclissi e simili, il cosidetto primo computer? si capisce qualcosa? io non ho osato questo museo, francesco ha 5 anni, ma mi fai ricredere..
    anna

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    1. Ad Amelia ed Ettore è piaciuto tantissimo, ma non so se Ettore un anno fa sarebbe stato tanto entusiasta.
      Non ho visto il meccanismo di cui parli, ma probabilmente ero troppo impegnata a sbavare su "oddio quello l'ho studiato" e "oddio quello in foto non rende per niente".
      Per i bambini, ho trovato molto interessanti i video di archeologia sperimentale, in cui si spiegavano alcune tecniche del passato (i cui risultati si potevano vedere esposti).

      Atene non la conosco abbastanza, probabilmente per questo non mi fa una grande impressione.
      Probabile che sia come Genova: chi ci passa e basta la odia, chi la conosce la ama.

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    2. questo e' il meccanismo che dicevo ma, per quanto ne so', e' esposto un po' si e un po' no:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Anticitera
      atene come genova, puo' darsi, spiegherebbe perche' e' l'unico altro luogo che riconosco come casa, anche se ora non ci vivo piu', sigh!
      anna

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    3. Probabilmente era esposto insieme agli altri bronzi del naufragio di Anticitera, ma io ero troppo calamitata dalle statue.

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