venerdì 1 marzo 2013

La stirpe dei tigrati


I miei gatti sono proprio belli. Lo sono sempre stati, a parte Orsino: lui invece era il gatto più brutto che abbia mai visto, senza orecchie poi era inguardabile.
Per un lungo periodo ho sempre parlato di gatte, perché le mie erano tutte femmine. Per un lungo periodo, dal 2007 al 2012, le mie quattro gatte sono state Bianca, Bigia, Pinta e Quarta.
Quest'estate abbiamo temuto di aver perso la Quarta, salvo poi scoprire che ama le vacanze lunghe. Quest'autunno abbiamo perso davvero la Bigia, chissà che cosa le è successo. Magari le stavano antipatici i nostri nuovi acquisti, Rachel e il suo amichetto di cortile, unico maschio felino in quasi 7 anni a entrare legittimamente in casa nostra (perché le invasioni abusive non contano).


L'altro giorno ho pubblicato su FB le foto dei miei tigrati: Quarta, Rachel e il Quarto (che ha acquisito questo nome tipo un giorno prima che la Quarta tornasse a casa). Sembrano parenti, e invece sono arrivati da chissà quali posti diversi per convergere su casa mia.
E mi viene in mente un'immagine del mio passato. Amelia era piccola e la stavamo portando al Trebbia, a San Salvatore. Per scendere al fiume, si passa in mezzo a un piccolo gruppo di case, non un vero paese ma un luogo a cui gli abitanti sono molto legati.
C'era questo signore, che parlava in stretto dialetto piacentino e che ci aveva fatto i complimenti per la bambina. E c'erano tanti gatti, tutti tigrati, in varie sfumature e con varie lunghezze di pelo, di tutte le età.
Allontanandoci da San Salvatore, nella luce del sole un po' calante, abbiamo visto questo signore anziano, solo, seduto su una sedia traballante e circondato da tutti questi gatti, che si aspettavano cibo e carezze. Saranno stati una ventina, tutti radunati intorno a lui e lui beato in mezzo a loro.
Oggi quel signore non c'è più, non so se sia morto o se sia stato portato in una casa di cura. E i gatti di San Salvatore sono pochi e malmessi. Quella poesia non tornerà più.
Posso solo sperare che forse un pochino ne sia passata in casa mia.


7 commenti:

  1. Foto che catturano l'essenza di ogni micio: il Boss Quarta, il Quarto sparaflashato, e Rachel che si lecca i baffi! :D

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    1. Mancano Pinta (fotografare un gatto o un cane nero è difficilissimo!) e Bianca (dev'essere stata fotografata troppo da giovane, adesso quando vede la macchina fotografica si nasconde, se è sveglia).

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  2. sono davvero bellissimi i tuoi gatti !

    io ho un solo tigrato (purtroppo), diverse gatte nere, due simil siamesi e un paio di anomalie genetiche inclassificabili. totale una quindicina. mi manca il gatto a tre colori, che tanto desideriamo.
    e mi ci vedo proprio a trascorrere la vecchiaia seduta nel tramonto estivo in mezzo a loro e ai loro figli.

    prima di lasciare la casa dei miei genitori non avevo mai avuto gatti. credo che il loro ingresso nella mia vita abbia apportato mutamenti profondissimi nel mio modo di pensare e per questo sono piena di gratitudine !

    buon fine settimana ♥

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    1. Come è vero, io sono circondata da gatti da tutta la vita e siamo così in sintonia, mio marito invece non ha mai avuto animali e credo che dopo tredici anni di convivenza anche lui sia cambiato nel profondo!
      Anna

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    2. @lasimo: io non li avevo mai avuti così. I miei hanno una gatta, succeduta a un cane, che tengono chiusa e trattano come un cane. Con lei non ho mai avuto il rapporto quasi selvaggio che ho con i miei gatti, che fanno la vita del vero gatto di cascina. Devo dire che i miei gatti mi hanno insegnato tanto, anche sui miei figli.
      @Anna: neanche mio marito aveva avuto mai animali, prima di mettersi con me. Ma penso che fosse predisposto, quasi più di me. Capita spesso che stiamo prendendo il tè e che ci ritroviamo un gatto in braccio a testa, senza neanche accorgercene!

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  3. Rachel è splendida, non c'è che dire... Aaaaah San Salvatore... :)))) Quando ti invado di nuovo casa ci torniamo, sìììììì????

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    1. Sìììì! Ti devo portare anche nella parte più "mainstream", dove c'è l'ansa che si vede dall'alto.

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