giovedì 24 ottobre 2013

Esperienze di lettura collettiva: La mia famiglia e altri animali


No, non l'abbiamo letto in spagnolo. E nemmeno in inglese, purtroppo. Però la copertina italiana non mi piace per niente, mentre questa mi somiglia di più.
Sarà che nel ragazzino (Durrell da giovane?) vedo un po' di Ettore. O sarà che la fotografia in bianco e nero contrasta parecchio col mondo caleidoscopico raccontato da Durrell.
Per me questo libro è il libro della vita: l'ho letto per la prima volta a 9-10 anni, al mare, l'ho riletto varie volte e ho letto anche altri libri di Durrell. Per dire: appena carico la Postepay mi compro su Kindle l'intera trilogia in inglese.
Lo leggo e rileggo perché Gerry sono io. Io come vorrei essere, anche adesso che ho 37 anni e non 10. Sono io quella che raccoglie bestie e chiede alla famiglia il permesso di tenerle in casa. Sono io quella che guarda le gazze piena di nostalgia e desiderio. Sono io quella che sogna la Grecia.
Non che gli altri membri della mia famiglia mi disapprovino, intendiamoci. Però insomma, non era Luca a voler fare l'etologo da piccolo, ero io (infatti lui ha fatto Botanica). E sono io ad aver lanciato l'idea della Grecia, per l'estate prossima.
Leggere Durrell per la mia famiglia è stata un'esperienza bellissima: abbiamo riso, abbiamo sognato, ci siamo commossi, il tutto struggendoci di desiderio per una terra che nessuno di noi ha mai visto né vedrà mai (dubito che la Corfù di oggi sia quella del '35). Ai bambini è piaciuto pazzamente, soprattutto nei punti più comici. Luca in certi momenti rideva fino alle lacrime.
Ieri l'abbiamo chiuso, con molto rammarico e infinita gratitudine. Siccome non siamo tipi rigorosi e di sera un certo Ettore cascava sempre dal sonno, ci abbiamo messo quasi 3 mesi a terminare questa avventura. Da un lato mi dispiace, perché il libro era in prestito e ho dovuto chiedere mille rinnovi alla mia meravigliosa bibliotecaria. Dall'altro però la dilazione dei tempi ci ha permesso di apprezzarlo meglio.
Ci tengo a sottolineare che non si è trattato di un libro letto ai bambini, ma a tutta la famiglia: non abbiamo letto una sola riga senza essere al completo. Ed è stata un'esperienza che consiglio a chiunque, anche a famiglie con un'età media più alta o a gruppi di amici: non è molto diverso dal guardare insieme il vostro programma preferito, e permette di godersi i libri in modo diverso.

8 commenti:

  1. da noi l'abitudine alla lettura collettiva, purtroppo, si è persa col crescere dei figli.
    ora capita spesso che siano loro a leggere qualcosa a noi, per condividere un libro che leggono in modo indipendente e che li entusiasma, ma in genere si tratta solo di qualche brano particolarmente comico.
    credo però che la nostra esperienza di lettura collettiva sia stata fondante per alimentare questa loro infinita passione per i libri e anche se un po' mi manca, devo dire che talvolta è bello anche starsene tutti e quattro nel divano coi piedi intrecciati, ognuno col suo volume !

    ovviamente Durrell lo sto leggendo e se la bambina che ero è molto simile a Gerry, quello che sono ora ha molte più cose in comune con la sua mamma.
    certo che si tratta davvero di una famiglia fuori dal comune, dentro la quale mi infilo con impaziente piacere.

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    1. Oh, sono proprio contenta che finalmente tu abbia cominciato a leggerlo!

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  2. a me piacerebbe innescare questa cosa bella della lettura collettiva, ma per ora carlo è piccolo e non apprezza (compie due anni oggi). Chiaramente io non demordo e propongo sempre un libro da leggere, prima della nanna, e ne leggo sempre dei pezzettini microscopici, ma vedo proprio che per ora non gli interessa più di tanto. I tuoi a che età hanno apprezzato la lettura collettiva?

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    1. I miei la apprezzano a intervalli. Abbiamo cominciato seriamente un paio d'anni fa, ma tipo "leggiamo un libro, poi stop per un po' di settimane, poi ne troviamo un altro che ci ispiri". È solo un annetto che riusciamo ad essere più costanti.
      A 2 anni potrebbero essere interessanti i libri della Lapis, quelli senza parole. Lui come è messo col linguaggio?

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  3. un disaster.. ;) mamma, ciaciao, sì, no, pape (che è paperino), un suono misterioso che sempra un po' picicpiciac (che sta per cip e ciop o per pozzanghera, dipende dal contesto), nonno, nonna. Burro, aatta (marmellata), aaatta (Cioccolata), crucro (zucchero), ancro (=ancora), acce(ndi), appè(=aspetta),azza(=alzati), enni(=vieni). Fine del vocabolario conosciuto :D

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  4. Chiara, io l'ho letto proprio durante una vacanza a Corfù. Non posso dire che le pagine là avevano tutto un loro profumo!

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    1. Me lo immagino! Io per la mia prima vacanza in Grecia (Rodi) ho ricevuto un altro libro della sua trilogia di Corfù e me lo sono goduto immensamente.
      Adesso progetto di comprarmi la trilogia in lingua originale e leggermela quest'estate in vacanza.

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