giovedì 5 dicembre 2013

Viva la mamma

Qualche settimana fa ho avuto un brutto scontro con mia madre. Per una cazzata, che lei ha ingigantito. In realtà, lo scontro tra me e mia madre avviene per altri motivi, lo so.
Uno di essi è il fatto che dal suo punto di vista, se faccio scelte diverse da quelle che farebbe lei, la critico. Così col secondo figlio (lei ha una sola figlia), così con la TV (in casa ne abbiamo sempre fatto un uso massiccio), così con la gestione della casa (che per lei viene prima del resto, mentre io preferisco prender su della zozzona). Diciamo che tende a prenderla sul personale, anche quando di personale non c'è proprio nulla.
Un altro motivo è il fatto che, da quando è nonna, ha smesso completamente di preoccuparsi per me (il che è buono) per riversare esageratamente il suo affetto sui miei figli. Intendiamoci: non è che abbia tolto affetto a me per darlo ai miei figli. Lei non mi ha mai manifestato affetto in età adulta, se non attraverso l'ansia e la preoccupazione. E le do atto di essersi pure trattenuta.
Questo mi fa riflettere sul tipo di madre che voglio essere. Con Ettore mi viene più facile essere affettuosa: lui fa come i gatti e io istintivamente rispondo. Con Amelia riconosco di essere più rigida: pretendo, correggo, critico.
Ma che cazzo, mi sto dicendo in questi giorni. Faccio la stronza con mia figlia con la scusa del suo bene. Ma chissenefrega di quel tipo di bene!
Basta giudicare, non voglio essere quel tipo di madre. Basta considerare solo i problemi. Sono stufa di essere così, non voglio diventare una che manifesta il suo affetto solo attraverso le critiche, è un modo malato.
Quindi: Amelia ha qualche problema di peso? Mi metto a dieta anch'io, che magra non sono, e cercherò di convincerla ad andare a correre insieme.
Amelia è lenta a fare i compiti? Cercherò di aiutarla a velocizzarsi, ma nel frattempo sarà bene che mi ricordi i casi in cui io sono (stata) sempre l'ultima a fare o a finire o a capire.
Non penso che diventerò una mamma peace&love, è proprio fuori dalla mia natura. Ma voglio che mia figlia parli di me e si rapporti a me con affetto, non considerandomi una specie di adolescente mal cresciuta. Voglio che un domani sia felice di stare con me e non guardi alla mia compagnia come a una purga.
Non voglio essere una mamma perfetta, ma migliore sì.

10 commenti:

  1. God, non ho bambini (non usciti dalla mia pancia) ma mi rendo conto che sia impegnativo... Non solo essere mamme, ma esserlo con questi mandati famigliari che ci influenzano e ci portano a riapplicarli

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    1. Sai che, piuttosto che fare il tuo lavoro, andrei in miniera, quindi direi che non c'è niente da aggiungere: due bambini è meglio che 20 (o 30 o più) ;-)
      Però di quei due bambini io ho la responsabilità di fronte a me stessa e al mondo, 24 ore su 24. Anche quando sono a scuola o con altri.
      Ed è un peso che riesco a sopportare solo perché le gratificazioni sono immense (o lo saranno, quando li vedrò adulti e felici).

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  2. Pero' non farla correre se la ami :-) scherzo!

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  3. a volte mi fa impressione constatare quanto le nostre vite si somiglino.
    tua madre è mia madre.
    e io sono te, che sto sempre lì a farmi mille paranoie perchè non posso negare di avere un rapporto molto diverso con la figlia femmina.
    non sai le volte in cui mi sono riproposta di cambiare atteggiamento e di essere più affettuosa e meno esigente ma poi son sempre finita punto e a capo.
    mi guardo bene dal replicare il disastroso modello educativo di mia madre, eppure c'è sempre qualcosa di lei che torna a galla e gli errori peggiori li faccio quando mi spavento di questa cosa e fuggo a gambe levate.
    e io mi sa che purtroppo sono davvero un'adolescente malcresciuta...
    ma poi un po' ho recuperato !

    buon fine settimana !

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    1. Anch'io temo che questi propositi siano/saranno ciclici. Però penso sia importante farli, è come dire: "guarda che sbaglio quando sono stronza, non quando sono affettuosa".

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  4. (forse con Amelia puoi provare a far finta che lei sia Ettore - dove per "ettore" intendo una persona diversa da te, non una femmina e non una figlia femmina, perchè sul "figlia femmina" forse è più inconsciamente automatico riprodurre modelli di comportamento direttamente mutuati dalla tua mamma). Piccola nota: se Ameilia è la bambina che ho visto nelle foto, occhio: non sembra affatto che abbia problemi di peso...

    (con affetto, nel caso non fosse abbastanza chiaro)

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    1. Non è questione di Amelia o Ettore. È che lui si comporta come un felino, non come un umano, e questo lo favorisce enormemente. Amelia è più canide, c'è poco da fare ;-)

      A parte il fatto che il problema è lieve e corro ai ripari solo per non piangere dopo, Amelia ha messo su un casino di pancia nell'ultimo mese, anzi, nelle ultime 3 settimane: un vestito preso insieme a metà novembre le tirava sulla pancia al suo compleanno.
      Insomma, c'è rimasta male anche lei e ora siamo a dieta (saggiamente, eh, più che altro cerchiamo di seguire un'alimentazione più sana e rigorosa).
      L'affetto è graditissimo e ricambiatissimo! :-)

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  5. forse e' un problema di primogenitura, io ho due maschi ma la iena la faccio con il primo, una mia amica ha un maschio e una femmina e dal primo pretende molto di piu' e tollera molto meno. non voglio sottovalutare le tensioni madre/figlia, di cui sono tristemente consapevolissima, ma mi sembra una dinamica generale. e si, molto meglio ricordarsi che a fare le stronze si ha spesso torto.
    anna

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    1. Da figlia unica, posso dire che mia madre è sempre stata molto esigente con me. Ma non so come sarebbe stata con un eventuale secondo, chissà se almeno lui/lei sarebbe riuscito a ottenere un affetto non condizionato dall'asticella sempre più alta.
      Devo dire che la nostra generazione soffre anche del fatto che i nostri padri erano completamente inesistenti. Almeno, il mio era un compagno di giochi ma a partire dall'adolescenza si è dileguato.
      Luca invece mi serve come contrappeso: dove io sono più dura lui molla e viceversa. Però non è molto affettuoso, e questo frega un po' Amelia.

      A fare le stronze, hai ragione tu, il torto è assicurato. Sempre e con chiunque. Tranne chi se lo merita ;-)
      (e non è il caso dei figli)

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    2. infatti, io dico che "spesso" si ha torto, mica sempre, a volte e' salutare e sacrosanto!
      comunque, vedro' a breve, il terzo, in arrivo a fine aprile, sembra proprio femmina.
      anna

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