lunedì 17 marzo 2014

Normalità


Ci sono periodi strani, in cui ciò che dovrebbe essere straordinario (una gita al mare, per esempio) non ti colpisce così tanto come la vita di tutti i giorni.
Sì, sabato siamo andati a Chiavari. Forse il cielo un po' velato, forse il fatto che ero partita con il mal di testa, forse il fine ciclo. Non sono stata male, tutt'altro: mi sentivo felice e fortunata, ma in modo oserei dire normale (se esistesse la normalità in questo genere di cose).


Ieri invece è stata una banale domenica come tante: sveglia, colazione, lavatrice, compiti. Le solite cose di tutti i giorni, nella solita casa di tutti i giorni.



Eppure il mio ricordo è come se fosse più luminoso: i miei bambini che giocano, Luca che lavora nell'orto, i gatti che si godono il sole e la nostra presenza, il nuovo scialle che ho sui ferri.


 Mi fa persino tenerezza pensare ad Amelia che non voleva perdersi un solo secondo di Junior Masterchef.
E oggi non vedo l'ora di tornare a casa.

2 commenti:

  1. ecco, sei come i mei figli ! a casa si sta meglio che in qualunque altro posto !
    e però devo ammettere che anche a me capita spesso quella sensazione, che tu hai descritto benissimo e che le tue foto rappresentano pienamente, di "maggiore luminosità" per i ricordi che riguardano certe giornate di sole trascorse a casa.
    e ora che arriva la primavera la casa diventa davvero un luogo magico !
    baci a tutti !

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    1. Beh, io in questa fase sono in luna di miele con la mia casa, parliamone quando la cotta sarà maturata in amore coniugale ;-)

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