mercoledì 1 luglio 2009

Punti di vista

Siamo appena tornati dalla pizzeria, dove abbiamo cenato con i miei e i bambini. Amelia era forse un po' eccitata, ma assolutamente nella media della buona educazione. Ettore era decisamente tranquillo, addirittura più del suo solito. Eppure ho colto un disagio nei miei genitori, dicevano cose del tipo "Amelia, l'altra volta eri così brava...": quasi come se stasera non si fosse comportata bene. OK, non è una lady della casa reale, ma al massimo ha preso qualche pezzetto di pizza con le mani e le sono caduti un paio di grissini.
E questo mi fa riflettere su una cosa che diceva anche Claudia della Casa nella Prateria. Lei raccontava che la gente la guarda con gli occhi sbarrati quando lei dice che la sua ultima figlia la lascia dormire, eppure si sveglia 3-4 volte a notte.
A parte che del sonno non posso parlare, perché attualmente i miei figli oscillano tra le 12 e le 14 ore giornaliere di sonno, mi ricordo che anch'io ero abbastanza soddisfatta che Amelia fino ai 7 mesi si svegliasse 2-3 volte a notte, perché era un affare di 20 minuti per volta. E mi ricordo che alcune mamme mi guardavano come una pazza, perché morivano di sonno anche se il loro bambino aveva perso la poppata notturna tipo a 4 settimane o non l'avevano mai fatta.
Adesso mi confronto con queste idee riguardo le uscite. Credo che molte famiglie non escano perché hanno un'idea distorta di come dovrebbero comportarsi i figli al ristorante, a teatro o durante un concerto. Molti, credo, vorrebbero che i loro figli si comportassero come piccoli adulti, ma si tratta di un'aspirazione destinata a venire frustrata, se i bambini sono sani.
Io porto i miei figli al ristorante, ma non mi aspetto che si comportino come noi: mi accontento del fatto che non disturbino gli altri avventori e che gradiscano i cibo proposto. Poi sta a me farli star comodi (spesso ci portiamo dietro il rialzo da sedia), far durar poco il pasto in modo che non si annoino o, in alternativa, scegliere un locale dove possano razzolare senza dare problemi.
Io porto i miei figli ai concerti, all'aperto e nei teatri. Mi metto di solito in posizioni strategiche, da cui è facile andarsene senza disturbare o in cui posso controllare i bambini che giocano o ballano negli spazi liberi. Di certo, se piangono o si mettono a gridare (mai successo), li porto via. Cerco di far capire loro che è meglio parlare a bassa voce o meglio non parlare proprio.
Per motivi analoghi, non li ho mai portati al cinema: a parte che spesso al cinema i bambini non ci vedono perché son troppo bassi (problema che tocca anche me), si perdono i pezzi perché devono fare la pipì, si addormentano, ecc., sono un po' bloccata dal fatto di non avere molta scelta sul tipo di posto e dal buio totale che si crea in sala, che mi permette di avere poco margine di manovra.
Questo non per tirarmela che porto i bambini fuori e gli altri no pappappero, ma semplicemente per riflettere su come la stessa persona, nello stesso contesto, possa dare un'impressione completamente diversa a seconda delle nostre esperienze personali e delle nostre aspettative. Dovremmo pensarci più spesso, soprattutto quando il mondo sembra pieno di persone più brave di noi.

5 commenti:

  1. :)
    bello il post.
    io per esempio non capisco genitori che non fanno vacanze finche i figli "sono piccoli". che poi questa qualifica parte da quando effetivamente lo sono e dura in proporzione a quanto una madre è ansiosa.
    ovvio che non farei fare a mio figlio un viaggio itinerante in macchina se questo sofre la macchina ma le vacanze si possono fare anche piu comodamente senza per forza cambiare citta/alloggio tutti i santi giorni.
    io gente che fa crescere i figli sotto una campana di vetro per proprie ansie le guardo con sospetto :P

    ves

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  2. Sei stata molto brava e fortunata ad avere dei bambini così rilassati e dormiglioni e per questo ti depenno definitivamente dalle mie amiche!I miei 4 non hanno mai dormito un granchè ma fin da subito ho sposato la filosofia che una notte dormita interamente o un giorno senza coliche sono sempre stati giorni guadagnati e per il domani si vedrà.Ho dormito tante di quelle ore per terra vicino al letto del bimbo insonne di turno o dell'attacco di mammite del momento.Noi abbiamo iniziato ad andare al cinema al pomeriggio quando il quarto Ettore aveva circa 18 mesi e spesso mi si addormentava così abbiamo trovato una sala che proiettava alla domenica mattina e abbiam preso questo giro finche' credo contando i 6 presenti ogni tanto hanno soppresso il nostro spettacolo!
    Per i pranzi e cene fuori prova a prenotare per sei senza dirlo e presentati con i 4 piccoli, poi guarda le facce!Sono forse disposti a pagare se vai dal loro concorrente .
    A parte gli scherzi il mio approccio e' rilassato tipo il tuo con la differenza che noi siamo 4 come sai dagli 11 ai 4 e per bravi che siano sempre tanti!Ma non ci penso neanche a rinunciare io e fargli fare vita da reclusi, tanto gli schifati ci sono sempre !

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  3. Sono assolutamente d'accordo con te. Noi non usciamo molto, ma quando usciamo lo facciamo tutti insieme. Se andiamo al ristorante scegliamo un posto a noi familiare, dove ci conoscono (e quindi non ci guarderanno male), e in altre occasioni anche noi scegliamo postazioni dalle quali è possibile defilarsi senza disturbare...

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  4. Io a quasi 30 anni li prendo ancora spesso con le mani, i pezzetti di pizza... e mi è capitato più volte da "grande" di rovesciare bicchieri, altro che grissini! Però nemmeno mio moroso e i miei amici si fanno problemi a portarmi fuori con loro a cena ;-)

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  5. hai ragione assolutamente. Io il teatro non l'ho mai provato, non ci andavo molto nemmeno prima di diventare mamma, però la mia bambina ipercinetica la porto in chiesa, ma prima le chiedo se le va di venire, e se non vuole sta a casa col papà. Che portare i bambini dove non vogliono andare, se si può evitare, lo preferisco, per evitare stress inutile per tutti. In generale ho notato che a lei piace venire con noi e fare quello che facciamo noi, e noi dal canto nostro cerchiamo di fare cose dove anche lei si possa un po' divertire. Che di lasciare la bambina ai nonni per uscire non se ne parla, già di giorno la vedo poco che mi tocca lavorare!!! :-)

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