venerdì 10 dicembre 2010

Prima fermata

Tra le tante cose che ho in testa, ce n'era una che avevo cominciato con molto entusiasmo e che man mano mi suscitava sempre maggiori perplessità. Non solo e non tanto per l'impegno e i trasferimenti che mi avrebbe richiesto, quanto perché, da quando avevo preso quella decisione a oggi, mi sembrava che la situazione non fosse più così propizia, soprattutto perché sul lavoro mi si prospetta di fare un certo percorso di crescita.
Tuttavia, dall'altro lato, anche fare quell'esperienza sarebbe stata un bel percorso di crescita.
Sono stata tolta dall'imbarazzo, perché mi è stata preferita un'altra persona. Il fatto che questa persona mi sia stata preferita per ragioni che esulano dal merito non mi causa nessun dolore, anzi: so di avere comunque le qualità per fare quel percorso, se e quando deciderò di riprovarci. E contemporaneamente ho tutto il tempo di godermi il mio minuscolo part-time e le nuove mansioni che mi si prospettano sul lavoro. Posso dedicarmi all'inserimento di Ettore alla materna. Posso programmare un piccolo intervento, che magari nell'altra situazione sarebbe stato un po' più fastidioso. Posso investire un po' di più in Viola e nel mio nuovo progetto. Posso dedicarmi alla danza con maggiore serenità.
E, soprattutto, momatwork può tornare a trovarmi senza temere una randellata da mio marito (questa mi sa che la capiamo solo io e lei). Son cose.

4 commenti:

  1. Mi ripromettevo di chiederti notizie quando ci fossimo viste. Vabbè, se sei serena vuol dire che ti dedicherai ad altre cose importanti.
    Cmq sappi che ti ho ammirato per la capacità di osare e sognare un ruolo diverso e apparentemente lontano dalla tua vita di mamma e moglie. Insomma, brava lo stesso.

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  2. Questa primavera ho provato la selezione ad un master internazionale che prospettava molte cose belle:un anno di lavoro all'estero, in aziende importanti, e pagato MOLTO MOLTO bene (ilc he fa comodo, anche se i soldi non sono tutto).Volevo fortemente passare la selezione e ci speravo moltissimo, so anche io che la persona che é stata scelta al mio posto non é così meritevole (é una mia ex compagna di università e la conosco)...poi non ho vinto quel posto,e da una parte ne sono stata sollevata perché era una buona opportunità ma avrebbe implicato delle grosse difficoltà vista la distanza da casa.Ora a mesi di distanza sono sempre più convinta che sia andata bene così!E sono felice di come sono andate le cose!Ma posso chiederti che progetto era il tuo?

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  3. Ok, ve lo dico, anche se non è detto che la cosa sia finita qui, perché potrei riprovarci al prossimo bando.
    Si trattava di un dottorato a Genova, un dottorato sulle nuove tecnologie applicate alle scienze umane. Noi dipendenti statali abbiamo la possibilità di chiedere un'aspettativa retribuita nel periodo in cui frequentiamo un dottorato, ovvero 3 anni.

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