sabato 28 giugno 2014

Non tutte le matasse riescono col buco


Sabato scorso è stato il clou di un periodo in cui ho tinto intensamente.
All'inizio ero partita con poco: noce e iperico, roba di stagione. Poi, spinta anche dal fatto che avevo compagnia, mi sono allargata: alkanna, rosa, karkadé (ibisco), robbia e legno rosso del Brasile.
Alcuni esperimenti sono venuti decisamente bene. Per esempio, la mordenzatura a freddo con l'allume e le tinture col noce nelle sue varie declinazioni (con aggiunta di ferro arrugginito o in pentola di rame non stagnato).



Altri esperimenti, invece, sono decisamente falliti.
L'alkanna ha prodotto un colore inguardabile.
Il karkadé, lungi dal dare i viola promessi, ha tinto di color nocciola. Bellissimo, ma non è viola.


La rosa era troppo poca per tingere: aspetteremo la fioritura dell'anno prossimo, sono certa che la mia Papa Meilland mi darà moltissime soddisfazioni quando avrà attecchito.


L'iperico ha tinto di verde la bellissima matassa filata dal mio amico Luca, ma il tentativo di ricavarne i famigerati quattro colori (verde, rosso, marrone e giallo) ha prodotto solo due matasse gialle.
Una delle due, una fantastica Rowan Purelife regalatami da un'amica, si è gloriosamente tinta di color aragosta in un bagno ricavato da avanzi di robbia e legno rosso del Brasile.


Per l'altra, una bellissima matassa di pura lana ricavata da un rocchettone industriale, avevo approntato un bagno di robbia e legno rosso già bolliti una volta, seccati e riutilizzati.
Non so come né perché, ma si è tinta di verde. Ma verde verde, mica una cosa appena accennata. Un gran bel verde.




Forse è stato l'iperico della tintura precedente (magari non l'ho sciacquato bene). Forse il fatto che la matassa non fosse stata mordenzata neanche in precedenza (mentre quella della Rowan sì). La pentola non può essere, perché è di smalto ed era pulita.
Insomma, un mistero. Da indagare, decisamente.



9 commenti:

  1. Mi hai ricordato che mi vlevo tingere una maglietta bianca su cui ho rovesciato del caffè, ma lo farò con tinte industriali, scusami. per quelle naturali aspetto la volta che lo faremo insieme

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    1. Ma ti pare? Guarda che per tingere capi di cotone uso anch'io la Coloreria in lavatrice, è più comodo e sicuro. Ho appena tinto di marrone cioccolato due maglioncini estivi e di verde petrolio un paio di pantaloni e una giacchetta.

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  2. ma wow, sono proprio belli! Il mio preferito é il color aragosta, ma anche gli altri fanno tutti una bella figura, e armonizzano anche tra di loro. Mi viene voglia di... maglioni....! :)

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    1. Beh, tu hai il Geena's Own da cui rifornirti, vai di maglioni ai ferri!
      (O all'uncinetto, come preferisci)

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    2. Prima o poi impareró (al momento se riesco ad attaccare un bottone é giá tanto)... nonostante due nonne sarte e una madre magliaia non sono mai riuscita ad avvicinarmi a questa arte...

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  3. hai fatto un lavoro straordinario !
    tu non sai quanto io ti ammiri !
    e devo dire che sono davvero tentata a provarci, ma visto il tempo che ci impiego a fare un maglione, dovessi sommare anche la tintura e l'eventuale filatura (perchè anche quella mi tenta) farei una maglia l'anno !
    niente.
    prima mi devo velocizzare !!

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    1. Ammetto che la questione della filatura scoccia un po' anche me: esistono filati stupendi già belli e fatti, perché scomodarmi a perderci del tempo che potrei dedicare ai ferri?
      Epperò ho conosciuto questa persona che ha le mie stesse fissazioni sul filologicamente corretto, che ha le competenze per aiutarmi ad avviare il filarello di famiglia e soprattutto ha una passione travolgente e contagiosa.
      Non credo che la filatura diventerà la mia passione principale, però voglio almeno provarci e poter dire quanto lavoro c'è dietro una matassa.

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  4. Ciao, ti leggo ma commento raramente. Però ti invidio la produzione! In commercio esistono tinture naturali secondo te? Ho provato nei negozi bio ma nessuno ne sa nulla. Puoi aiutarmi?
    Grazie, Igraine

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    1. Non le trovi in quel tipo di negozi.
      Le vie sono 3:
      1 - usi i coloranti alimentari (c'era un bellissimo tutorial su La Casa nella Prateria http://www.lacasanellaprateria.com/2009/03/come-tingere-la-lana-con-i-coloranti-alimentari/)
      2 - ti guardi un sito o ti compri un libro sulle erbe tintorie e vai a cercarle in campagna
      3 - cerchi gli estratti su siti online, tipo http://www.wildcolours.co.uk/ o http://www.couleur-garance.com/

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