venerdì 19 ottobre 2012

Viaggi

Mi preparo all'autunno che mi aspetta, sperando di passare indenne in mezzo ai virus (o almeno di arginarne gli effetti con pesanti dosi di farmaci): la preparazione di materiale e attività promozionali per Sholeh Zard (tra cui una presentazione presso la mia biblioteca), il Salone del Gusto, Lucca, il Cirque du Soleil, il seminario di Phyllis Curott, uno swap party, un weekend tra amiche e rispettive famiglie.
In mezzo a tutti questi viaggi reali, un viaggio mentale. Mi si presenta qui uno studente che sembra uscito da un romanzo Young Adult: cognome russo, accento british, italiano perfetto. Un gran bel tipo, una giovane simpatica canaglia che si fa perdonare persino dai prof più severi. Avrà 21 anni, ma non sembra per nulla acerbo: ci sa fare, si sa muovere con sicurezza ma senza arroganza, chiede qualche "favore speciale" (tipo un appello riservato) senza risultare né servile né piagnucoloso.
Insomma, di quelli che ti fanno pensare "avessi 10 anni di meno!". Non 15, per carità: a 21 anni non avrei saputo gestirlo, un tipo così. A 26 sì, sarebbe stata proprio l'età giusta per una piacevole parentesi di questo tipo.
OK, ora resetto il cervello e torno al mio tran tran. Ma, la prossima volta che questo tipo si presenterà, non potrò fare a meno di essere particolarmente gentile. Sperando di non fare la figura della tardona.

6 commenti:

  1. Uh, a me invece i tipetti così hanno sempre fatto saltare la mosca al naso e mi suscitano una notevole irritazione...

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    1. È che non li vedi in prospettiva: se mantengono le promesse (e di solito, nella mia esperienza, è così), possono essere molto divertenti. A patto di non innamorarsene, ovviamente!

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  2. Eh! Eh! A me è capitato un viaggio mentale del genere una settimana fa, quando mi son trovata a fare l'interprete a una squadra di parrucchieri giapponesi che partecipavano a una competizione internazionale a Milano (non mi chiedere come faccio a ritrovarmi in situazioni simili...). Nella categoria "junior" c'era un ragazzo tatuato che pareva il personaggio ribelle di un manga, non ti dico i pensieri che ci ho fatto... poi ho scoperto che la categoria junior è fino ai 22 anni. E mi sono chiesta da quand'è che io invece rientro nella categoria "cougar" :-/

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    1. Bah, io potenzialmente da sempre, per diritto di genetica: mia nonna aveva 8 anni più di mio nonno. Noi ci siamo sempre raccontati la storiella che sai, in altri tempi non c'era poi tutta questa differenza, eccetera, ma immagino che anche allora per una di 30 anni sposarne uno di 22 non fosse proprio pacifico...

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  3. A me succede invece di pensare a questi boys come ad un possibile genero... sono vecchia dentro :-(

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    1. Ma questo è il tipo che NON vorresti come genero! Almeno, io penso che Amelia non sarà mai in grado di gestire un uomo così, col carattere dolce e ingenuo che ha.
      Dall'altro lato, ci vedo benissimo mio figlio, a parte la questione delle nazionalità ingarbugliate.

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