Quelli che mi seguono sui miei blog e chi mi conosce di persona lo sapranno: marzo è stato un mese particolarmente pesante per me. Tanto che mi ha spinta a riconsiderare, insieme a Luca, le priorità delle nostre vite e passioni.
Il risultato è stato quello che sapete: un po' meno danza, decisamente più scrittura. Viola, nello specifico. Viola che mi si è reimposta a metà settembre, ricordandomi in quale cassetto stessero riposando i miei sogni.
Capisco che questo ripensamento possa aver disorientato qualcuno. Molti, negli ultimi mesi, mi hanno chiesto se ho litigato con questo o con quella, se ho avuto problemi.
Vorrei rispondere una volta per tutte: ho avuto problemi nella gestione del mio tempo, ma non è stata colpa di nessuno e non sono arrabbiata con nessuno. Sono anzi addolorata di non poter dedicare a tutti una fetta consistente del mio tempo, ma, se lo facessi, la mia giornata dovrebbe essere di 48 ore. Cosa che purtroppo non è possibile.
Purtroppo nella mia giornata ci deve essere posto per circa 12-14 ore di preparazione dei bambini, trasporto ai rispettivi luoghi di parcheggio, lavoro in ufficio, recupero bambini e gestione casa/cucina. E non è che queste ore siano così tante perché ho un marito lavativo che pensa solo ai fatti suoi: a parte i preparativi mattutini (ma, poveretto, lui deve essere in caseificio alle 6), a lui tocca lo stesso tour-de-force, a turno o in contemporanea.
Nel tempo che mi resta, vorrei dedicarmi a star bene con la mia famiglia e fare ciò che amo. Sarò una "femmina atipica", ma le cose che amo sono tante e non sempre finalizzate: ci sono sì la scrittura e la danza, ma anche la lettura, i film, le giornate con gli amici.
So di aver preso degli impegni, per esempio con le mie allieve di danza, e li rispetterò. Se l'anno prossimo sarà possibile continuare ad insegnare, cercherò di organizzarmi in modo che sia piacevole e leggero per tutta la mia famiglia (la cui età sarà anche nel frattempo aumentata). Probabilmente dovrò tagliare o compattare i corsi che seguo come allieva, e nello stesso tempo trovare tempo per scrivere e promuovere Viola.
Ma questo, sappiatelo tutti voi che mi leggete, non significherà assolutamente che tengo di meno alle persone a cui dovrò dedicare meno tempo. Anzi, se ho potuto riprendere a scrivere, è merito soprattutto delle persone che ho incontrato in questi anni di stasi: persone che, con le loro storie, hanno ricaricato il mio serbatoio narrativo fino a farlo esplodere e a cui non posso che essere grata.
Quindi, per favore, non offendetevi se avete l'impressione che abbia meno tempo per voi. Arranco già così, senza dovermi affannare a rassicurarvi.
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Tutta la mia solidarietà, in relazione anche al post precedente. Tieni duro! So bene quanto si fatichi, anche a costo di rubare ore di sonno, per cercare di costruire qualcosa! Conosco bene anche quel richiamo a seguire le proprie passioni, pur senza garanzie, che è deleterio non ascoltare. I figli non potranno che capire e apprezzare una mamma attiva e appassionata! ;-) e magari perdonarla in alcuni momenti... io ci spero tanto! ;-)
RispondiEliminaVai, Prof, travolgici di storie (non so cosa sia Viola, ma promette benissimo).
RispondiEliminavai tranquilla, trova il tuo ritmo e non dimenticare le tue priorità. il resto seguirà
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