venerdì 4 dicembre 2009

Samarcanda

Da qualche giorno, nonostante la mia voce somigli più a quella di una cornacchia che a quella di un uccello canterino, Ettore, per addormentarsi, mi chiede di cantargli "la canzone del cavallo". Il che significa Samarcanda di Vecchioni.
Docile, la canto e la ricanto finché lui non si addormenta. Del resto, spesso Amelia si è già addormentata ascoltando per la seconda/terza volta la storia del giorno.
Non mi dispiace (almeno: finché non mi viene la tosse) perché, anche se Ettore è troppo piccolo per capire, mi sembra che possa assorbire il significato e l'insegnamento della storia, che mi piace molto.
Per chi non l'avesse mai sentita: la storia racconta di un soldato che sta festeggiando la fine della guerra. Tra la folla, vede la Morte e crede che lo stia guardando con malignità. Salta sul cavallo più veloce del re e corre come un pazzo per 2 giorni e 2 notti, cercando di allontanarsi il più possibile. Arriva a Samarcanda (che all'epoca era come dire "in capo al mondo") e trova la Morte che lo aspetta sulla porta della città. La Morte gli rivela di averlo guardato non con malignità ma con stupore, perché sapeva di doverlo incontrare 3 giorni dopo a Samarcanda e si chiedeva come ciò sarebbe stato possibile.
La storia ha tante morali, che mi piacciono tutte: insegna a non fermarsi alle apparenze, a non prendere una decisione in preda al panico, a non scappare perché non serve, a non aver paura dell'inevitabile...
Quello che vorrei che mio figlio interiorizzasse è l'incitamento al coraggio. A non fuggire davanti a ciò di cui abbiamo paura, perché spesso non si fa che peggiorare la situazione. Se il soldato, invece di fuggire, avesse affrontato la Morte la prima volta in cui l'ha vista, lei gli avrebbe detto che lo aspettava tra 3 giorni, e lui avrebbe magari passato quei 3 giorni cercando di fare qualcosa di bello e che lo rendesse felice, invece di spaccarsi il sedere su un cavallo al galoppo forzato.
Se avessi un minimo di abilità manuale, penso che farei come all'asilo di Amelia: sceglierei questa storia come filo conduttore del "nostro" anno (a proposito, ve l'avevo detto che quest'anno c'è Dumbo?) e ci ricamerei sopra ballandola, disegnandola, facendone marionette e magari anche un libro come quelli di Claudia.
Se mai avessi delle qualità artistiche, ripeterei questa esperienza con altre storie che non sono più "classiche" (perché Disney non ne ha ricavato dei film): "Pierino e il lupo", "Il lago dei cigni", "L'Uccel Belverde", eccetera.
Ma c'è anche un'altra favola che mi piace tantissimo e che è poco conosciuta in Italia: l'ha scritta Karel Capek, uno scrittore ceco (l'inventore della parola "robot"), e si può trovare in edizione economica Feltrinelli, insieme alle altre. Capek, che non a caso è uno degli autori preferiti di Stefan, mescola nelle sue favole elementi del folklore (l'omino delle acque, che compare anche in Dampyr ma con ben altre connotazioni) con elementi di sua fantasia (gli omini delle poste). Nella storia degli omini delle poste, racconta che questi omini (folletti, spiritelli, qualcosa del genere) giocano a carte con le lettere, e il valore della singola lettera viene dato da quanto è stata scritta con calore e affetto. Un giorno, ne trovano una di valore altissimo, ma con un destinatario molto vago: una lettera quasi impossibile da consegnare. Se ne angustiano e con l'aiuto di un postino cercano di consegnarla ugualmente, riuscendoci.
Forse, quando entrambi i bambini saranno più grandi, riusciremo ugualmente a realizzare questo progetto, perché saranno loro a disegnare e io dovrò solo fornire i supporti.
Per ora, cantiamocela e balliamocela, perché in queste sere, in cui il freddo vero è finalmente arrivato, c'è bisogno di un po' di calore.

6 commenti:

  1. io ti devo ringraziare perchè dopo aver visto i calendari dell'avvento che tante nostre amiche comuni hanno fatto per i loro figli avevo l'autostima sotto i piedi.
    ora ho trovato una mia dimensione: una storia al giorno fino a natale. Domani lo cerco inogniddddove e pazienza se sono in ritardo. GRAZIE!

    RispondiElimina
  2. Perchè non ci provi lo stesso a fare dei libretti per i bimbi?anche se non vengono perfetti saranno sempre una cosa che hai fatto per loro...anch'io non ho molta manualità ma durante questo periodo di gravidanza ho fatto un sacco di cose per il mio pupino...non saranno splendide e perfette ma non importa, ci ho messo molto amore nel farle e le ho fatte per lui..e questo mi rende orgogliosa!
    E poi saranno loro ad aggiungere un tocco di creatività bambinesca!
    un saluto!

    RispondiElimina
  3. Concordo con Valentina, pure io sono negata, ma un po' alla volta mi sto sbloccando... Nel mio caso punto tutto sulla "bellezza di far nascere insieme qualcosa"...., sul procedimento insomma. Perchè a me contare sul risultato non conviene affatto (sob) ;-))

    RispondiElimina
  4. Sono d'accordo: provaci! Oppure acquista il bellissimo libro edito da Gallucci

    http://www.ibs.it/code/9788888716848/vecchioni-roberto/samarcanda-con-audio.html

    RispondiElimina
  5. Amo molto anch'io Samarcanda.La presi come spunto anche per un articolo (piuttosto triste, a dire il vero) che ho scritto un po' di tempo fa:
    http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/Area_di_navigazione/Sezioni_del_portale/Il_comune_per_argomenti/Arte,_Cultura_e_Sport/Biblioteche_di_Roma/Le_Biblioteche_ed_i_Centri_specializzati/Biblioteche_in_carcere/Liberi_di_informarci/Rassegna_stampa/&targetPage=/Area_di_navigazione/Sezioni_del_portale/Il_comune_per_argomenti/Arte,_Cultura_e_Sport/Biblioteche_di_Roma/Le_Biblioteche_ed_i_Centri_specializzati/Biblioteche_in_carcere/Liberi_di_informarci/Rassegna_stampa/Homepage/Dossier/info332768135.jsp

    RispondiElimina
  6. Brava Claudia, non mi ero accorta di questo della Gallucci! Collana, per il resto, alla quale ritengo di aver già dato, ora come ora... i più belli che abbiamo direi sono 'ci vuole un fiore', 'i due liocorni' '44 gatti' e via, anche 'il coccodrillo come fa', è allegra. 'alla fiera dell'est' lo tiro fuori con parsimonia, invece; le bambine lo adorano, è che dopo la ventesima volta che lo senti in loop, fa strani effetti ^...^ :-)) Ah, ovviamente la maggior parte sono in versione economica, che sennò chi glielo spiega a mio marito tutti quei soldini per una sola canzone una (spreco di CD, secondo lui). E non ha nemmeno tutti i torti ;-)

    RispondiElimina