giovedì 24 settembre 2009

Incomprensioni tra mamme e non-mamme

Mi capita abbastanza spesso una cosa buffa. Per ogni mamma che mi dice "dopo il mio parto, i miei amici senza figli si sono dileguati", sento una non-mamma che mi dice "dopo aver partorito, le mie amiche neomamme si sono dileguate".
Al MomCamp tanto vituperato da qualcuna (e poi non dite che non vi do indizi), c'era Auro a sollevare questo argomento. Peccato che, in mancanza di tempo e a causa del tono scherzoso, non ci sia stata occasione di un vero confronto.
Vi dico il mio punto di vista.
Sgombriamoci il campo da neomamme che parlano solo di pannolini e da amiche single che vogliono uscire solo per rimorchiare, se no non andiamo da nessuna parte.
Parliamo di due persone sinceramente affezionate, una single e una con famiglia, che vogliono cercare di vedersi.
Partiamo dalla giornata tipo della single (vi parlo della mia esperienza di quando lo ero, OK?): sveglia alle 7.30-8, in ufficio per le 9, esce dall'ufficio tra le 6 e le 7 di sera, magari si va a fare un po' di spesa, happy hour verso le 8, poi magari cinema, poi un bicchiere dopo il cinema oppure direttamente a casa. C'erano diverse varianti per la serata: amici a cena (mai prima delle nove), TV in casa, lezione di danza dopocena, appuntamenti con ragazzi... comunque mai a letto prima di mezzanotte. Le (poche) faccende di casa le sbrigavo in un attimo nei tempi morti.
La giornata tipo della madre di famiglia invece è (sempre dalla mia esperienza): sveglia alle 5.30-6, preparazione dei bambini e colazione, a scuola (loro) per le 7.30-7.40, in ufficio per le 8, fuori dall'ufficio per le 16-16.15, ritiro bambini in due differenti luoghi, casa (che può voler dire giochiamo amabilmente con i bambini, ma più spesso significa ANCHE cucinare, lavare, stendere, riordinare), cena tra le 19 e le 20, preparazione dei bambini tra le 21 e le 21.30, mai a letto dopo le 22-22.30 al massimo.
Capite che come minimo abbiamo fusi orari differenti. Ma immaginiamo che per una sera una dica di sì a una botta di vita e decida di farsi un happy hour senza portarsi dietro la famiglia (perché di happy hour con i figli ne ho fatti eccome).
La tua amica single si presenta taccata, abiti carini e puliti, truccata, magari persino con le unghie laccate. Tu non ti ricordavi neanche più che esistessero i tacchi, i tuoi abiti sono principalmente comodi (anche carini, per carità, ma interessanti come l'elenco telefonico), ti sei truccata senza guardarti allo specchio e le tue unghie vedono lo smalto 3 volte l'anno. E dire che fai danza del ventre, mica sei una che svacca completamente.
Mentre i maschi single presenti fanno il vuoto intorno a te e alla tua amica (che ti soprannominerà "la Scacciacazzi"), lei ordina un mojito e tu? Tu, che un tempo bevevi come un camallo senza vacillare, ordini un aperitivo analcolico, per due motivi: sia perché ti sei disabituata all'alcol sia perché da quando hai avuto il secondo figlio l'alcol ti fa bruciare terribilmente lo stomaco. E magari l'amica pensa pure che hai imboccato la strada della virtù e la vuoi convertire!
A questo punto, se siete sole, sfruttate la serata per chiacchierare dei fatti vostri, e va tutto bene: tu non sei una mamma-e-basta, puoi parlare di libri, fumetti, musica, danza, questioni sentimentali, politica (ma perché rovinare il buonumore della serata?), viaggi, cucina, informatica, pettegolezzi. Ecco, di cinema recente meglio non parlare, e nemmeno troppo di moda, ma non ho amiche del tipo "ma hai visto l'ultima sfilata di Chanel?".
Il problema nasce quando sei in compagnia. Magari la tua amica vuole presentarti uno che le piace o ha colto l'occasione per uscire anche con i colleghi. Invariabilmente, pensando che sia argomento comune, la compagnia attacca a parlare di TV. E, se si parlasse della Prova del Cuoco o di Passepartout, ci staresti ancora dentro. Invece parlano di cose che iniziano quando tu sei nel primo sonno o addirittura stai entrando nel profondo della notte. E tu, come un'ebete, stai lì ad ascoltare cose che non capisci e che non ti interessano.
Un'altra occasione di imbarazzo è la chiusura della serata: verso le dieci, quando tu stai crollando dal sonno (soprattutto se hai ceduto alla vergogna e ti sei presa qualcosa di alcolico), di solito c'è qualcuno che propone di spostarsi da un'altra parte. E tu, per cui l'"altra parte" può essere solo il letto, saluti e te ne vai. Facendo la figura di quella virtuosa, che si preoccupa della famiglia e dei bambini, o della cagacazzo che non si fida a lasciare soli marito e figli per più di un'ora. Assicuri alla tua amica che è tutto OK e torni a casa, cercando di non sbattere contro un platano.
A questo punto, avrai ancora il coraggio di chiamare la tua amica, sapendo di averle fatto fare la figura dell'amica della mummia? Lei di sicuro non ti richiamerà per ripetere l'esperienza.
Se siete veramente amiche e interessate l'una all'altra, vi sentirete via mail e telefono, magari se lavorate vicine farete un pranzo insieme, ma per il resto lei sarà così gentile da aspettare che le tue serate si allunghino. Magari per l'epoca sarà lei ad essere infognata in casa con i suoi bambini piccoli. Ma tu, che ci sei già passata, saprai aspettare.

16 commenti:

  1. Faccio l'eccezione che conferma la regola. Io non ho figli ma da quando alcune amiche hanno avuto dei bimbi il nostro rapporto si è addirittura intensificato. Le sento e le vedo di più, un po' perché mi piacciono i bambini e all'inizio crescono così in fretta che mi dispiace perderne le tappe, un po' perché con tutti quei blog che seguo ormai so che le neomamme possono sentirsi un po' sole o disorientate e allora, senza essere pressante, magari mi faccio sentire un po' di più o se a loro fa piacere le passo a trovare.
    Ma forse io non faccio testo perché non sono single, ma convivente, sia io che le mie amiche neomamme continuiamo a vestirci come ci siam sempre vestite (comode e senza tacchi e poco trucco, al massimo è aumentata qualche taglia...^^), non sono una gran frequentatrice di happy hour, di solito ci si vede in orari di merenda e non la sera e comunque io e G tendenzialmente crolliamo verso le 23.30 anche senza figli...
    Uhm, ok, con questa vita già da pensionati vorrà dire che sarà più facile farci l'abitudine quando avremo dei bambini! ;-)

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  2. Io alcune amiche che mi sono state vicine nonostante i figli le ho, ma in genere è come dici tu. Poi una delle amiche carine e senza figli mi si è rovinata completamente quando mi ha proposto di andare a cena da lei sola, che i miei tanto non sanno stare a tavola, così potevamo chiacchierare. Ecco, mi è crollata perché:

    - chi ama me ama il mio cane
    - invitarmi a cena perché sai che sono senza cucina e non ne posso più (il discorso è uscito quando ho detto che avrei tanto voluto che tutta la gente che ho nutrito negli ultimi 10 anni ci invitasse a cena il venerdì fino a che non abbiamo la cucina, e se lo facessero davvero tutti non cucinerei per i prossimi 5 anni) senza includere marito e figli significa che ho una doppia fatica: quella comunque di cucinare per tutti e quella di chiacchierare tranquillamente fino alle ore piccole a casa tua.

    E poi noi madri vuoi o non vuoi tendiamo a parlare di figli, che non sempre è il masimo per il resto del mondo.

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  3. ci sono dei momenti che io chiamo "epocali" o "esistenziali" in cui le ralazioni con gli altri entrano in crisi, nel senso che devono essere riviste, reinterpretate e reinventate. la maternità è sicuramente uno di questi. ci può essere un allontanamento (il più delle volte) o un riavvicinamneto (come dice Tanaka, anche a me è successo con uan coppia di amici e devo dire che è stato un vero supporto). adesso che i miei figli sono "svezzati" ogni tanto ho un bisogno estremo di uscire senza di loro, col marito o tra amiche, per chiaccherare, vedere un film o sentire un concerto. ascoltare le donne single o che hanno esperienze diverse dalle mie è fondamentale. relativizza la mia vita e mi incuriosisce, perché nella vita non si può provare tutto. ma le serate troppo mondane mi mettono a disagio, ma era così anche prima. io sono una da chiaccherata intima.

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  4. Bhè,qua mi sento chiamata in causa. Non sono single ma non ho figli, e a causa del lavoro di mio marito e del mio (notturni) spesso mi ritrovo in giro fino alle ore piccole. Mi trovo quindi in una situazione senza dubbio anomala. Sinceramente, io con le amiche con figli esco volentierissimo, e ti dirò di più, nel caso (e lo ribadisco) i figli siano come i tuoi sento anche forte l'impulso al rapimento. Se sono degli esserini insopportabili prende il sopravvento la sindrome di Erode, ma cmq resta il fatto che ho sempre cercato di rimanere amica e di adattarmi alle innegabili nuove esigenze che comporta l'arrivo di un figlio. Epperò adesso mi unisco al coro: una quantità vergognosa di amiche si è dileguata dopo la maternità, o meglio ancora... quando ho smesso di far loro comodo. Perchè per dare una mano a stirare panni o a tenere una bomba ad orologeria di 5 kg allora sì che esisto. Per il resto... fughe, fughe. Mi sono anche sentita dire che è una forma di sensibilità per la mia situazione di nullipara con i aborti e quant'altro alle spalle... ma mi verrebbe da chiedermi come mai certe forme di sensibilità escono fuori solo quando non c'è da sporcarsi le mani. Ecco l'ho detto. E se sembro con il dentino avvelenato, è perchè è vero!!!!

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  5. Credo che in questo post ci sia del vero, ma io ad esempio ho cambiato di molto ritmi e abitudini da quando vivo con Nizam. E' stato questo, più che altro, a portare una scrematura netta nelle mie frequentazioni e intrattenimenti. Ora, a due anni e rotti dalla nascita della creatura, sento che mi sto normalizzando, che piano piano mi vado ricostruendo degli spazi apparentemente simili a quelli di una volta. Ma la vera difficoltà per me è stata portare avanti amicizie che mi sembravano fossilizzate, imbalsamate sui ricordi più che protese verso il futuro. Ma questa è in parte un'altra storia.

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  6. Ciao Chiara. Ma sai che hai scritto il post che stavo per pubbblicare io?
    E' pazzesco: non mi sento affatto senza amici, isolata o poco aggiornata, eppure ormai è dal primo figlio (3 anni) che per me le porte delle uscite tra amiche si sono chiuse per sempre!
    Anche questa settimana ho ricevuto l'ennesimo pacco dalle mie amicizie storiche. Evidentemente pensano che io non sappia fare altro che parlare di figli, eppure mi conoscono da 25 anni e sanno che tipo sono ! O non lo sono più?
    La cosa più fastidiosa, per quanto mi riguarda, è il fatto di essere esclusa anche da serate in cui magari si esce in gruppo con nuove amicizie, anche senza intenti cuccatori. Non capisco: a quasi 40 anni siamo qui a tenere separate le amicizie. Forse è per questo che i miei amici e amiche sono ancora lì che la sera tornano nei loro monolocali e ci restano. Da soli.

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  7. @tanaka: peccato che stai a Trento, altrimenti una bella uscita collettiva non te la toglieva nessuno ;-)
    @mammam: c'è gente che non ce la fa proprio a capire, ma credo che non dipenda dall'avere/non avere figli o marito :-(
    @piattini: penso anch'io che, con il passare del tempo, la situazione mi permetterà sempre maggiori aperture. Ma, se l'amica single mi si è dileguata in questi anni (poche a dire il vero, nel mio caso), difficilmente mi farà piacere uscirci tra un paio d'anni.
    @biò: siam sempre lì: gli stronzi e gli opportunisti non smettono di essere tali solo perché hanno figliato. E non gli è certo cresciuta la sensibilità, credi a me...
    @chiara: in effetti anch'io ho cominciato a cambiare abitudini quando mi sono messa con Luca, non fosse altro che perché sono andata a vivere in culo ai cani e perché mio marito si alza per andare a lavorare alle 6. Però da senza figli era più facile recuperare la stanchezza, soprattutto nei periodi di malattia dei figli.
    @M di MS: in realtà, per me non c'è stato poi tanto il fuggi-fuggi, e anche le amiche che non riesco tanto a vedere hanno "giustificazioni" più che valide. Però vedo intorno a me tante persone che hanno questo problema. Tipo qualche mese fa eravamo andati a trovare delle persone (con bambino di 2 anni) che aspettavano per cena degli amici: gli amici hanno telefonato alle 20.30 per dire che stavano partendo da Milano e ci avrebbero messo circa un'ora. A me sarebbero un po' cadute le braccia, anche perché era un giorno feriale. È proprio che a volte si vive in due mondi e non ci si rende conto...

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  8. guarda credo sia fisiologico. come sia fisiologico allontanarsi dai compagni di liceo/universita, una volta che si è trovato un lavoro, smettere o abbasare di molto le frequentazioni dei coleghi se il lavoro si cambia, sentirsi molto poco con chi si era intimi dopo essersi trasferiti. con un figlio la scelta è ancora piu drastica. da amica senza figli ho visto dileguarsi piu di una neomamma. credo sia una questione di tenacia e tenere duro, da entrambi i lati. una l'ho persa 10 anni fa, piu che per la nascita erano altre sue scelte che facevano difficoltoso frequentarci. una volta risolto, le nostre vite erano totalmente diverse e lei non aveva voglia e non ce l'ha tutt'ora. l'altra un 3 anni fa. è difficile anche che risponde alle mail (la prima manco per sbaglio).
    tocca accetarlo , come fa mio marito, in maniera calma e andare per la propria strada. lui sposandomi pare abbia "allontanato" senza saperlo i suoi amici single, perche ha cambiato abbitudini, stava lavorando seriamente e la notte non era piu insonne.
    pazienza ci vuole tanta pazienza, e se è amicizia vera si ricucira.

    ves

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  9. @ves, sì, posso essere d'accordo che la vita cambia, ma se manco mi rispondi alle mail vuol dire che hai un problema con me e mi vien da chiederti che cosa ti ho fatto. Anche per me ci sono persone che 10 o 5 anni fa vedevo e sentivo più volentieri di oggi. Magari perché non ho più argomenti comuni o magari perché fanno scelte che non approvo e ho paura di farglielo troppo capire (tipo una che si lamenta sempre del fidanzato e io non voglio fare sempre quella che le dice di lasciarlo: le ho detto la mia opinione una volta e basta). Però, se capita che mi scrivano una mail o mi invitino in chat, non evito mica, anzi.
    Per come la vedo io, se è amicizia vera puoi stare anche anni senza sentirti e poi tornare a sentirti tutti i giorni senza problemi (ci mancherebbe, ognuno ha diritto a prendere il largo ogni tanto - e ne ho tanti esempi). Ma, se mi eviti con intenzione, non credo ci siano margini di riavvicinamento.

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  10. chiara ma te sei in grado a capire quando ti evitano con intenzione e quando è solo una questione di "ritmi e orari diversi" come li chiami tu? io a parte questi due casi eclatanti che ti ho nominato no (e anche li per la seconda nutro una speranza sia il tempo che le manca, sai com'è, sono l'etterna ottimista). e probabilmente è anche colpa del mio cattivo caratere e del vizio di dire la verita quando mi si chiede una mia opinione senza lisciare troppoo il pelo. infatti da me si allontanano anche amiche senza figli :P mica solo con :P e li non è questione di ritmi diversi.
    ves

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  11. Nel mio caso dipende dall'amica...e dai figli. Saro' sincera, come per gli adulti, non tutti i bambini mi piacciono. Alcuni figli di amici mi piacciono molto e passare tempo con loro e' molto piacevole (sono stata anche in campeggio con mio marito e una coppia di suoi amici + figlia piccola), mentre con altri, lo ammetto, e' uno strazio. Da quando ci siamo trasferiti in NZ due anni fa per la prima volta ci siamo ritrovati ad avere parecchi nuovi amici gia' con figli (i nostri amici italiani e giapponesi hanno iniziato a fare figli soprattutto negli ultimi due anni, quindi abbiamo vissuto la cosa da lontano, il che non vale come esempio). Dicevo, siccome abbiamo conosciuto i nuovi amici gia' con figli e' normale che nella nostra relazione siano entrati subito anche loro. Pero' a volte mi e' capitato che le amiche mamme volessero uscire per cena senza figli, per poter chiacchierare con calma di altre cose. A volte invece andiamo al ristorante tutti insieme, bambini (dai 2 ai 10 anni) inclusi. E' difficilissimo parlare, ma ci si diverte lo stesso. In verita' la mia vita sociale e' cambiata molto rispetto a quando vivevo a Tokyo, e uscivo quasi ogni sera, adesso ci si vede spesso a casa, quindi i genitori con figli possono andare a casa presto (o mettere i bambini a dormire in camera) e i single, o senza figli, fermarsi fino a tarda notte.

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  12. @ves: diciamo che io do il beneficio del dubbio per un annetto, poi taglio. Se a una persona interessa vedermi, lo fa anche se c'è stato un cambiamento di stile di vita. Guarda noi: ci sono di mezzo tanti km e sicuramente abbiamo ritmi diversi ed esigenze diverse, ma riusciamo a mantenerci in contatto, no?
    @zazie: penso che possa dipendere anche dalla cultura del luogo. In Italia troppo spesso si pensa che una che è diventata mamma resterà incatenata a casa coi figli, mentre il marito legittimamente esce a prendere aperitivi o a giocare a calcetto con gli amici. Non è il mio caso e spero che sia una cultura destinata a scomparire. Magari in altri Paesi si punta su un maggiore equilibrio tra i ruoli.

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  13. chiara tesoro ma tu sei una mamma molto diversa dalle mie amiche gia mamme. te le cose le prendi easy, con i figli esci per mangiarti la pizza , la sera vi fate una passeggiata se capita, non hai problemi a portarli anche da me.
    la maggior parte delle mamme ritiene che portare un figlio in pizzeria/ristorante sotto i 4 anni è difficoltoso e frustrante. che il bambino deve mangiare alle 7/7.30 la cena e uscire dopo sconvolgerebbe i suoi orari di giusto sonno, portarlo a casa mia cosi si potrebbe chiacherare in pace non si puo perche non ho abbastanza giocatoli, invece se vado io ce le stano fin troppi/ha febbre/cmq non ti lascia parlare un secondo perche il bambino deve essere sempre al centro delle attenzioni.

    in poche parole con le persone sensate e inteligenti, con e senza figli è facile arrivare a un punto d'incontro, che si è lontani o vicini, con le stesse passioni o totalmente diverse. chi la matternita o sigletitudine le vive come una "religione" e si interessa solo di quella è difficile anche scambiarsi una mail.
    e ti assicuro che le persone cosi ce ne stanno una marea.
    ves

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  14. Si', le mamme a cui pensavo mentre scrivevo (entrambe italiane, tra l'altro) hanno compagni che si occupano dei figli quanto loro e che non hanno nessun problema a tenere i figli se lei vuole uscire.
    In Nuova Zelanda i bambini vanno di solito a letto molto presto (verso le 7.30), questo anche per permettere ai genitori di godersi la serata e invitare amici. Mi e' capitato di essere invitata a casa di amici a cena per le 8-8.30 e i figli non solo avevano gia' cenato, ma dormivano pure. Cosi' i bambini non stravolgono le loro abitudini e i genitori si godono la serata e la cena con gli amici.

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  15. Sacrosante le difficoltà di incontrarsi, ma non è impossibile. Secondo me le single troppo con il dentino avvelenato contro le mamme hanno problemi loro, non risolti, verso la maternità. Devo dire che era così anche per me, prima di avere una figlia.
    baci

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  16. Ok il sasso l'ho buttato io. Prima di avere figli facevo cose un po' più estreme di sorseggiare un aperitivo in bilico sui tacchi.
    Alcune ho smesso di farle, altre no.
    Resta il fatto che non ci sono solo le ore piccole, e che la mia sensazione è che molti amici single o coppie senza figli credano che io abbia una brutta malattia. Contagiosa.
    Si trincerano dietro mille difficiltà (mie) e la paura (loro) di "disturbare".
    Ce n'è uno che non ho mai più rivisto se non a mezzo busto: entra, parlotta con mio marito, sale le scale quanto basta perché si intraveda la testa, saluta, ridiscende e se ne va.

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