martedì 16 marzo 2010

Esercizio allo specchio

Mi è capitato recentemente di parlare con donne della mia età che non vogliono figli. Non è che non riescono ad averli, proprio non li vogliono. Ecco, io queste donne le capisco fino all'ultimo capello, perché credo proprio che sarei stata come loro, se non avessi conosciuto Luca.
E questa frase non significa: credo proprio che sarei stata una povera sfigata arida come loro, se non avessi conosciuto l'Amore della mia vita. Significa semplicemente che, non avendo mai visto la maternità come un mio obiettivo, probabilmente non avrei mai desiderato di diventare madre se non avessi conosciuto una persona che inspiegabilmente mi ha fatto pensare "io con questo ci faccio una figlia".
A volte ci penso, a quell'altra me "in potenza". Me la vedo magra e in forma, nel mio monolocale in centro, con un bel lavoro (non ben remunerato, basta bello), sempre impegnata in qualche attività tipo danza, cinema, serate con gli amici... le cose che facevo 7 anni fa. Me la vedo anche con i suoi momenti di tristezza, i momenti in cui la solitudine diventa un duro prezzo da pagare per la libertà. Me la vedo un po' avvilita per la vigliaccheria del maschio di turno, eventualmente. Mi dispiace per lei, ma non riesco a vederla impegnata in un rapporto di più largo respiro: se mi innamoro, io voglio stare con tutti i piedi con la persona che amo e quindi tendo a passare presto alla convivenza. La vedo triste? Mannò, anzi. Vedo cose che mi mancano e che possono esistere solo nella vita da single: le nottate in cui ti svegli e ti guardi i programmi della notte senza alzarti dal letto, le mattinate in cui un po' dormi un po' fantastichi, le giornate di festa passate a scrivere senza interruzioni, un lavoro a cui puoi dedicarti anima e corpo.
Mi manca, quell'altra me? A volte. Ultimamente sempre di meno. Sarà che, a furia di portarlo, il cilicio non si sente più ;-)
Certo, mi immagino anche come quella me stessa single e childfree guarderebbe la me stessa sposata e bi-mamma. Prima di tutto mi direbbe: ma come ti sei permessa di ingrassarmi così? Però credo che mi invidierebbe per il fatto che dormo tutte le notti con l'uomo che amo. Non sarebbe contenta del posto in cui vivo, né del lavoro che faccio. Le piacerebbe molto l'ambiente di danza che frequento, e che non so se lei sarebbe arrivata a conoscere, partendo da Aranda. Sarebbe stupita e incuriosita del mio rapporto quotidiano con due (DUE!) bambini. E scoprirebbe che avere una famiglia è molto meno faticoso di quello che si dice in giro. Sicuramente le piacerebbero le mie gatte. Piangerebbe nello scoprire che la Twingo è morta a soli 7 anni. Sarebbe molto contenta per il progetto Viola.
Io la considererei una fallita o una superficiale perché non ha voluto figli? Manco per idea.
Lei mi considererebbe una col cervello a mezzo servizio perché ho voluto figli? Spero di no, la faccio più intelligente di così.

11 commenti:

  1. ho sempre desiderato avere dei figli anche se non ho mai pensato che avrei fatto solo la mamma. a volte mi immagino come sarebbe stato se avessi fatto altre scelte professionali ma senza figli non riesco a vedermi..

    alchemilla

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  2. E' da poco tempo che non ho più quegli attimi di consapevolezza in cui mi fermo un attimo e penso..."Ma cavolo ho tre figli...ma come ho fatto? ieri avere figli era l'ultimo dei miei pensieri...e oggi ne ho già tre...!" :-)

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  3. Io al momento sono ancora nella mia fase "figli io? GIAMMAI!"
    Quando non ero sposata mi dicevano che era solo questione di trovar la persona giusta. Ora ho accanto la persona giusta sicuramente per me, ma l'ormone materno non mi si è proprio scatenato.
    Però è bello trovare chi comprende anche il "non voglio prole"... e non solo quelli che mi dicon che non sono una donna se non ho un figlio.

    In tutto cio però ammetto che la frase che più mi ha colpita è stata quella sul cilicio. Come la capisco. Io ancora non mi ci son del tutto abituata, così ogni tanto il mostriciattolo del "dove sarei se..." si risveglia e mi fa passare brutti quarti d'ora.
    Per fortuna poi torna a dormire.

    un baciotto!

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  4. Che splendida riflessione. Mi ci sono specchiata un po' anche io.

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  5. Concordo con Silvietta. Non solo immagino perfettamente questa me senza figli, ma ci sono ancora le sue cose in giro per casa, il suo odore sugli oggetti, le sue agende con gli impegni che non ha portato a termine e che mai potrà. Questa me senza figli è ancora troppo vicina per scordarmi di com'è fatta. In molto di quello che ho scritto negli ultimi tempi c'era lei nei miei pensieri. La tua prospettiva è migliore, nel sensoche guardi le cose da un punto di osservazione più "lontano ed obiettivo", io probabilmente sono ancora troppo vicina per saper dare le giuste parole alle cose. Io e quella lì, nel giudicarci, saremmo entrambe molto più severe.

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  6. E' che quando ce li hai non riesci più ad immaginarti una vita senza. C'è anche tutto il resto però, non dimentichiamolo e in primis ci siamo noi, come persone e non solo "ruoli".

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  7. Io ho sempre pensato di aver figli, anzi ero partita con l'idea di averne molti (tipo 4-6) ma poi, si sa, ci sono dei limiti (di posto, di finanze, anche di salute). Ho pensato giá da giovanissima che se non avessi potuto averne, avrei tentato l'adozione. Se non avessi trovato l'uomo giusto avrei comunque trovato la possibilitá di "fare la mamma", tipo in una struttura. Forse dipende dal fatto che giá da ragazzina i bambini (dei vicini, dei parenti) mi hanno sempre cercata, mi hanno dato la sensazione di stare bene con me, e anch'io mi sono sempre sentita a mio agio con loro. Cioé penso che anche senza figli sarei finita a vivere, in qualche modo, vicino ai bambini.

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  8. Da fiera rappresentante della categoria nullipare ringrazio per il post a noi in certo qual modo dedicato, ma devo sollevare un'obiezione.
    Sembrerebbe di capire che, se una non vuole figli, è perché non ha trovato il compagno giusto; che l'alternativa alla mamma è la single; che, una volta messa finalmente in piedi una storia che funziona sotto tutti i rispetti per cui una storia può funzionare e quindi non parliamo certamente di perfezione, ma di quel 75-80-85% di cose positive che già ci fa leccare i baffi dalla contentezza, volere un figlio sia inevitabile.
    Allora, i casi sono due: 1) ti riferivi a te stessa e alla tua bellissima storia, per cui insieme all'amore per Luca è nato il desiderio di riprodursi con lui, ma non va necessariamente così; 2) sono proprio sbagliata io dentro. Perché, per carità, nei primi mesi dell'innamoramento sognante l'idea del pancione si è affacciata pure a me, ma capivo che era davvero una pura suggestione romantica che infatti non ha mai trovato alcun tentativo di applicazione alla realtà. E più vado avanti più sono convinta della mia scelta, sia per quanto riguarda il compagno, sia per quanto riguarda il non-figlio. E questo non perché io sia una carrierista sfegatata, anzi la mia aspirazione è lavorare in modo dipendente e strutturato il minimo possibile, né un'epicurea impenitente che conclude ogni uscita all'alba ebbra di musica, divertimenti, alcol, fumo e flirt, mi piace uscire e godermela, ma anche restare a casa a coltivare cose estremamente tranquille e intellettuali. Che sia qui il punto, che sono una persona molto mentale? Forse, ma specie da quando leggo i blog di mamme mi rendo conto che l'intelletto non tiene certo lontano dalla maternità e poi comunque io un mio senso materno a mio modo ce l'ho, solo che non si esplicita con i bambini (sembra una scemenza, ma non lo è, giuro).
    Non so. So solo che di avere figli non ho mai avuto voglia.
    Mi devo preoccupare?
    Giuliana

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  9. No, Giuliana, assolutamente non penso che chi ha un compagno debba per forza desiderare dei figli. Io mi sono vista così, forse perché non ho avuto una via di mezzo prima di innamorarmi di Luca.
    O meglio sì, l'ho avuto un periodo in cui sono stata a un passo da sposare un uomo che non voleva figli. Ma era una persona talmente "sbagliata" che non mi farebbe piacere immaginarmi con qualcuno che lo richiami anche solo in un particolare così innocuo.
    E comunque ripeto: mia l'esperienza, mia la fantasticheria. Non pretendo certo di generalizzare un mio sogno ad occhi aperti! :-)

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  10. Pfiuuuuuu :-)
    Mi metto tranquilla allora :-)
    Giuliana

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  11. Io mi son sempre immaginata un futuro con figli, è una cosa che ho sempre dato per "scontata" (nel senso di "naturale", non di banale), come quella dell'essere parte di una coppia. Forse perché son quella dalle storie lunghe (ahimè trascinate anche troppo, in alcuni casi) e dall'adolescenza in poi son quasi sempre stata "morosata". E infatti mi manca totalmente l'immagine classica della "giovane single" applicata a me stessa. Quella fase per me non c'è mai stata (e a sto punto non ci sarà), nei miei periodi di singletudine o soffrivo o mi annoiavo, perché abitavo in c*lo ai lupi, amicizie scarse, impossibilità pratica di andarmene ad abitare da sola. Quindi quella me "in potenza", la giovane autonoma che se la gode, è un'alternativa su cui posso fantasticare già adesso, a prescindere da figli o non figli. E ogni tanto, infatti, ci fantastico e mi chiedo cosa sarebbe successo se ai bivi avessi preso altre strade... ma so benissimo che la solitudine è qualcosa che mi ha sempre fatto patire e che qualunque strada avessi preso probabilmente avrei cercato in fretta qualcuno con cui condividerla.
    Tornando al discorso figli, ho sempre pensato che avrei avuto il primo entro i 30... e invece i 30 quest'anno arrivano ma non c'è ancora nulla in cantiere. (E finché le finanze son queste, sarà difficile.) Il desiderio ci sarebbe in entrambi, però ci accorgiamo anche di come, quando facciamo progetti a occhi aperti su altre cose (tipo viaggi lontani, lavori futuri, spostamenti, ecc.) c'è sempre quell'incognita nell'aria che segna uno spartiacque temporale: "bisogna vedere quando decideremo di avere un figlio".
    E mi fa ancora un certo effetto strano, l'idea che volendo ora sarebbe possibile in qualsiasi momento...

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