mercoledì 23 settembre 2009

Pro e contro

Tempo fa, mi fu offerto un posto in biblioteca. Nell'ambito delle biblioteche scientifiche, a due passi da dove lavoro ora. Un posto in cui avrei dovuto imparare tanto, ma che mi sarebbe piaciuto molto. Avrei dovuto rinunciare a passare giugno a casa, ma l'avrei fatto volentieri.
Nulla andò in porto, perché io sono qualificata come amministrativa, mentre per passare alle biblioteche si deve essere tecnici. E passare da amministrativi a tecnici, in questa università, è praticamente impossibile: bisognerebbe che qualcuno volesse passare da tecnico ad amministrativo, il che è un evento raro come il passaggio della cometa di Halley. Delusione.
Ieri vengo convocata dal personale per parlare della mia domanda di qualche mese fa. Arrivo carica ed ottimista, e invece mi viene ribadito che nelle biblioteche mi devo scordare di andarci. E allora? Allora hanno visto che nel mio CV c'è un corso per Manager Didattico e vogliono propormi un trasferimento nella didattica. Bene, dico io, dove? Segreteria studenti. La bolgia infernale che vedevo tutti i giorni davanti alla porta del mio ufficio, quando lavoravo a Multimedia Campus. Rabbrividiamo.
In realtà, entrare nella didattica non mi dispiacerebbe: hai più contatto col pubblico, magari c'è anche la possibilità di fare qualcosa di più. La Segreteria Studenti potrebbe essere un modo per iniziare. E lavorare tanto non mi spaventa, mica ti chiedono di tenere aperto oltre l'orario stabilito.
Poi però cominciano le raccomandazioni: organizzati per le malattie dei figli perché dove vai c'è carenza di personale, mostrati molto volenterosa col dirigente perché lui ha una paura matta delle mamme giovani, scordati di poter star a casa tutta l'estate come hai fatto quest'anno e scordati anche più di 2 settimane di ferie di fila. Il tutto per andare a registrare statini invece che fatture.
Ora sto aspettando che mi chiamino per un colloquio con il dirigente, ma, a meno che non mi si prospetti il lavoro della mia vita (ne dubito), credo che me ne starò dove sono: in una segreteria dove non c'è più carenza di organico, dove faccio tanti sbagli ma ora ho una guida, dove ho un lavoro che non amo ma almeno godo di tutti i benefici per cui sono diventata statale.
Qualcuno mi dirà: eh ma non sei mai contenta. Magari lo stesso ufficio personale farà la stessa osservazione. Se qualcuno me lo farà notare, risponderò che non sono io ad aver chiesto un trasferimento, io ho solo chiesto un cambio di mansioni in una specifica direzione, e non mi è stato concesso nulla di quello che ho chiesto, anzi.
E, anche se solo per una speranza di poche ore, ho incamerato un'altra delusione. Ora vado a sedermi sulla riva del fiume e aspetto la prossima tornata di pensionamenti: magari prima o poi qualche posto in biblioteca si libererà. Nel frattempo, mi godrò i miei benefici da statale e terrò buona la parte di me che non si rassegna.

5 commenti:

  1. ecco, le scelte che ci proprongono spesso sono tra così e così e così cosà. una specie di 6 meno meno del lavoro.
    certo che tu in una segreteria studenti secondo me faresti furore, però in biblioteca di più.
    ma si possono fare della raccomandazioni pubbliche 2.0?

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  2. Guarda, piattini, tanto la segreteria studenti non scappa: col fatto che si sa che si lavora come pazzi, ce ne son ben pochi che ci vogliono andare. In questo momento, complice anche il decreto Gelmini che eliminerà le facoltà, mi conviene stare a guardare e capire cosa succede. E vediamo se, con il trasferimento delle funzioni didattiche ai dipartimenti, magari mi capita di occuparmi di didattica senza doverlo elemosinare e magari con maggiore soddisfazione.

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  3. Io ti auguro di ottenere quello che desideri molto presto, ma penso sia già buono che abbiano preso in considerazione la tua richiesta. Ci sono posti dove nemmeno lo fanno. Ma mai accontentarsi o peggio rassegnarsi.

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  4. Aspetta, aspetta, che magari passa qualche cadavere sul fiume ;-)
    Aletta

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  5. @ondaluna: beh, sì, anch'io l'ho trovato positivo, ma in realtà l'hanno presa in considerazione più per darmi un po' una sòla. Penso che abbiano contattato me, che sono abbastanza nuova, anche perché i vecchi assunti direbbero di no senza neanche pensarci.
    @aletta: dai, cadaveri no, spero pensionati ;-)

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