domenica 5 aprile 2009

Essere me stessa

Io sono una scrittrice, anche se non faccio la scrittrice per vivere. Non so se scrittori si nasca, ma sicuramente la vocazione arriva molto da piccoli: per me, in seconda elementare.
Anzi, più che una scrittrice, mi potrei definire una narratrice: non mi interessa molto il mezzo con cui mi esprimo, anche se non c'è niente di paragonabile al piacere di vedere le parole formarsi sotto la penna.
Un tempo, prima dell'era di Internet, credevo che scrivere significasse starmene nella mia stanzetta a produrre carta inchiostrata. Mi leggevano in 3 (quando andava bene) e i miei toni erano seri, a volte drammatici. L'ultima volta che ho scritto qualcosa di quel genere ero incinta di Amelia, ed entrambi i racconti che scrissi erano elaborazioni di idee di 2 anni prima. Come se, prima di incominciare la mia nuova vita come madre, volessi concludere ciò che avevo lasciato in sospeso.
Da quasi 5 anni, su questa piazza virtuale, scrivo anche un blog. Post brevi e, spero, buffi, in cui racconto con pochi tratti la mia vita. E, sempre di più, sono assorbita da un'altra attività creativa: la danza orientale, che ho incontrato 7 anni fa e che mi ha impedito di diventare puro cervello in un corpo atrofizzato.
Ma ora è giunto un momento in cui la danza si sta prendendo troppo spazio, come se fosse la cosa principale: col fatto che le lezioni le pago e me le pagano, ci dedico circa 6 ore alla settimana. Non parliamo poi di quando mio marito si mette a suonare in casa o abbiamo qualche spettacolo o simili.
Ecco, non avrei mai pensato di dirlo, ma è arrivato il momento di sfrondare anche la danza. Con la morte nel cuore, certo, ma per evitare di diventare ciò che non sono.
Ma io che cosa sono? Prima di tutto, un essere umano. Quindi limitato: dopo 8 ore di lavoro che odio, passare due sere a settimana a sculettare e altre due sere a tenere i bambini da sola perché il papà va ad arti marziali è veramente troppo. Perdipiù, una volta al mese sono sola di sabato da mezzogiorno a chissà quando, perché Luca prima deve suonare per una mia maestra e poi va a lezione di tamburo a cornice.
Secondo, sono una persona che ama scrivere e che non ne ha più il tempo, perché un conto è rubare il momento di un post o di una mail tra una cosa e l'altra, ma decisamente un altro discorso è pensare di portare avanti un racconto o una sceneggiatura senza avere un momento e un posto preciso in cui farlo.
Terzo, sono una donna che ha un marito che ama da morire e dei bambini meravigliosi, ma al momento li sto deludendo tutti e 3 perché la stanchezza mi rende nervosa e cattiva, e non ho nessuna valvola di sfogo. Non voglio che i miei figli rimpiangano di avermi avuta come madre, e meno che mai voglio che mio marito pensi di aver sbagliato a sposarmi.
Quarto, sono una persona che ha un valore anche sul lavoro: anche se mi trovo in una situazione che non mi valorizza, devo cercare di trovare nuove strade per dare un senso a quello che faccio, perché altri 32 anni di scontento e noia non li posso reggere. Che si tratti di chiedere un part time per inseguire fortuna e gloria o di cercare di far carriera, devo trovare una via d'uscita.
Non voglio tornare a scrivere per pubblicare un romanzo o diventare famosa: che ci crediate o no, io scrivo principalmente per me stessa, scrivo ciò che vorrei trovare in libreria.
Voglio tornare a scrivere per ritrovare la persona che ero, quella che sì non era una santa ma non si incazzava più di una volta a settimana, quella che mio marito ha conosciuto in un brutto centro sociale e che oggi vorrebbe poter cambiare alcune scelte fatte.
Voglio tornare ad essere me stessa.

10 commenti:

  1. E sono certa che ce la farai, magari non immediatamente ma presto. Ne sono sicura.
    Una delle tue prime lettrici.

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  2. Come ti capisco, se riesci a uscire da un lavoro che odi (ma è sicuro, magari), dimmi come si fa!

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  3. Scrittori si nasce e poi si diventa, perché ci vuole un talento di base ma bisogna poi coltivarlo. Coltivalo! La scrittura è un modo buono per riordinare la vita e i pensieri. Ciao!!

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  4. Come faccio a contattarti in pvt, lanterna?

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  5. @igraine: ho reso visibile il mio indirizzo e-mail nel profilo.

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  6. Credo che, ciclicamente, nella propria vita ci si ritrovi ad attraversare situazioni come quella di cui parli.
    Alcuni ci si rassegnano, e aspettano che l'ondata peggiore passi per tornare a una vita magari non del tutto soddisfacente, ma tutto sommato sopportabile, fino all'onda successiva. Altri cercano una strada per uscirne e provare ad essere di nuovo se stessi.
    Le parole scritte, personalmente, sono state un'ottima via d'uscita, in ogni momento di insoddisfazione della mia vita.
    Quindi, in bocca al lupo per il salto! :-)

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  7. Prof, adoro i tuoi post sintetici. Ma ora ho scoperto un'altra Prof. E direi continua così.
    Ti abbraccio

    Gra

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  8. Ti lascio un abbraccio da una lettrice silenziosa che ti segue e adora per i post sintetici...ma adesso che ti ho riscoperta qui, "prolissa" mi piaci ancora di più. da qui escono delle sfumature, vulnerabilità, pensieri che dall'altra parte non escono. e sei bella, ecco.

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  9. In bocca al lupo per questa nuova avventura! Non è sempre facile trovare il coraggio di reimpostare la propria vita per seguire qualche sogno, ma credo ne valga la pena...

    Continuerò a seguirti volentieri anche qui :-)

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