lunedì 6 aprile 2009

Modelle e modelli

Non ho mai voluto fare la modella, come si diceva in una pubblicità di non so più quale prodotto: troppo bassa, troppo formosa, troppo concentrata sul mio valore intellettuale anziché sull'aspetto fisico.
A dire il vero, però, non ho mai voluto nemmeno fare da modello: penso che, se qualcuno deve sbagliare, potrebbe farlo da sé.
Ci saranno però 2 persone che, nel bene e/o nel male, mi vedranno come un modello, come l'archetipo della donna. Oddio, che resposabilità. Io non POSSO essere un archetipo, al massimo un tipo.

Spesso chi ci vede da fuori ci addita come la classica famiglia del Mulino Bianco. Peccato che il nostro mulino sia rosso, tipo Moulin Rouge (anche lì si balla, no?) e non abbia la macina. Peccato che la colazione somigli più a un incontro di lotta nel fango che alle immacolate tovaglie della pubblicità. Peccato che questa mamma spesso torni a casa e trovi il papà impegnato a lavare i piatti col grembiule o a stendere i panni con un Ettore nella fascia. Peccato che, quando si parla di informatica e vino, la mamma sia un'autorità indiscussa. Peccato che... ma perché peccato?
Non ci siamo scambiati i ruoli, li abbiamo solo un po' mischiati come i tarocchi.

4 commenti:

  1. ...e siete belli così.
    Ciao, Daniela

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  2. Dici di non essere portata per fare la modella - pero', con tutta la danza che fai, credo che tu sia abbastanza in forma, no?

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  3. Infatti niente "peccato", i vostri ruoli mixati saranno un ottimo modello per le due personcine. Bravi!

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  4. @ed: sei molto gentile, ma purtroppo la danza orientale non ti assottiglia le gambe (anzi, se sei portata ad averle grosse te le rende ancora più grosse, perché metti su muscoli) né ti regala centimetri. Insomma, non sono sformata, ma da qui a fare anche solo la tap model ce ne vuole... ;-)

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