mercoledì 27 gennaio 2010

Winter blues

In realtà non si tratta di un vero e proprio winter blues: non sono depressa per il fatto che fa freddo. Però sarei più contenta se facesse caldo. Dove per "caldo" non intendo 10 gradi in più (che comunque non schiferei), ma proprio quel caldo sufficiente e necessario per poter stare fuori senza strati e strati di vestiti, magari anche la sera, magari per un concerto all'aperto.
OK, lo svelo: stamattina mi sono svegliata con una canzone in testa. Questa canzone, ascoltata dal vivo l'anno scorso in un concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Concerto all'aperto, nel cortile del Broletto di Pavia. Eravamo con i bambini: Ettore allegro e sveglissimo, Amelia un po' addormentata. Eravamo seduti per terra, sotto il portico, con i bambini che razzolavano intorno a noi. Ce lo siamo goduto proprio tanto e poi, all'uscita, ci siamo presi un gelato tutti insieme.
Ecco, stamattina, forse complice un timido sole, mi è venuta voglia proprio di quello: di poter fare una passeggiata senza rabbrividire o perdere la voce per tre giorni, di ascoltare un concerto senza rinchiudermi in un teatro o in un locale, di potermi sedere in un bar all'aperto.
Ché, per carità, Steiner aveva anche ragione a dire che ci vuole anche l'inverno, perché aiuta l'introspezione, perché l'essere umano ha bisogno di cicli e ritmi, perché non bisogna vivere di un solo aspetto delle cose, eccetera. Son tutte cose sagge e sono sicura che, in certi anni, una lunga introspezione invernale può essere utilissima.
Ma, diciamocelo, già l'anno scorso poteva bastare: ha continuato a fare brutto e freddo fino a metà maggio, siamo passati dall'inverno direttamente all'estate (questo me lo ricordo bene, perché la seconda settimana di maggio ero a casa con Ettore malato e la quarta settimana invece seguivo il corso di Cajelli sudando come in una sauna).
Quindi quest'anno vorrei uno sconticino, anche se so che la natura non tiene conto dei miei crediti. Vorrei che oggi iniziasse una lunga stagione di siccità (scusate contadini, ma chissenefrega di voi, per una volta: tanto son solo desideri) e che durasse fino alla fine di ottobre. Vorrei che cominciasse a far un po' più caldo a febbraio, magari per Carnevale così i bambini non si raffreddano se fanno la sfilata con l'asilo, e che fosse sempre un crescendo senza arrivare a picchi di calore (se una sogna, che sogni bene, no?). Vorrei che facesse così secco da far morire di sete i virus, e godermi qualche mese senza nasi gocciolanti né colpi di tosse. Vorrei che ad aprile, quando torneremo a Levanto, ci fosse un clima da mettersi al sole in canottiera, così tornerei un po' colorita. Vorrei anche, già che siamo nella sfera del desiderio sfrenato, che per la siccità tutte le zanzare della pianura padana morissero, che la loro stirpe si estinguesse e le loro poche uova venissero mangiate da eserciti di rane affamate.
Intanto, cerco di consolarmi pensando che il freddo è fatto apposta per farsi qualche tazza di buon tè e per preparare biscotti e torte. Ma anche infiniti passati di verdura di ogni tipo e composizione.

10 commenti:

  1. non ne posso piu manco io. credo che per l'anno prossimo mi comprero una luce da light therapy.
    ves

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  2. non ho idea, ma sarano soldi spesi bene. non soporto il griggiore torinese.
    ves

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  3. che cosa sarebbe questa terapia? Mooolto interessante. Spiegate, please.

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  4. Hai scritto quello che io non ho mai avuto il coraggio di dire. Zanzare e virus compresi. Capisco appieno il senso di tutto: ci vuole la ciclicità, ma quanto è bello il tepore di una sera d'estate...

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  5. In questo caso non sono con Steiner: il discorso della ciclicitá non vale in assoluto, ad esempio nelle zone di clima equatoriale tutto l'anno é uguale. Anch'io non vedo l'ora che venga la primavera, il caldo, la luce! Ho letto da qualche parte che per quest'anno sia previsto un supercaldo tipo 2003. Contenta? :)

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  6. Ho voglia di poter uscire di casa senza cappello-guanti-sciarpa-scarponi...di poter leggere all'aperto...di mettermi tutti i vestiti leggeri che ho comprato e di comprarne di nuovi...di andare in bici senza morire stecchita e congelata...di poter stare fuori fino a tardi di sera...e intanto qui continua a nevicare anche oggi!! :-( inverno infinito!

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  7. Allora ti auguro presto tanto sole e calore, sia nel meteo che nelle cose a cui hai accennato nei post precedenti.

    (grazie per il commento che hai lasciato da me: il vostro matrimonio dev'essere stata una gran bella festa! sulla dolente questione "budget" prima o poi farò un post... magari avessi degli amici ad hoc come hai avuto tu!)

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  8. Più che altro questo freddo ha risvegliato in me una sete alcolica tremenda. E ingrasso.

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  9. Non sapevo cosa Steiner pensasse dell'inverno, allora vuol dire che sono steineriana più che mai. Apprezzo tutte le belle cose della stagione calda che elencate, ma amo l'inverno, quest'anno più che mai, e mi ritrovo a pensare con malinconia che tra un mesetto sarà già quasi finito, ed è proprio questo senso di pausa, di introspezione, di rifugio che me lo fa amare così tanto...sarà perché finalmente un rifugio ce l'ho, anche se poi lo disertiamo spessissimo prendendoci un sacco di freddo...o perché questo freddo è ciò che mi ha accolta quando mi sono presentata a questo mondo...
    Ves, anche tu torinese? Ma quante siamo???
    Giuliana

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