venerdì 5 febbraio 2010

La parità è afrodisiaca

Stamattina, per non so quale strana associazione di pensieri, mi è venuta in mente una conversazione avuta tempo fa con la mia maestra di euritmia (che purtroppo non ho continuato a praticare).
Parlavamo del fatto che la nostra cultura è terrorizzata dal fatto che un uomo faccia attività da donna, esattamente come nel Medioevo (in cui l'omosessualità femminile era più tollerata di quella maschile, perché era considerato più onorevole per una donna cercare di somigliare all'uomo che il contrario).
Soprattutto, aggiungevo io, questo succede quando gli uomini sono in formazione: mentre le femmine possono giocare con cacciaviti e macchinine, guai dare a un maschio una bambola o un set di pentole.
Ovviamente non sono d'accordo con questa cultura: ho vari precedenti che lo attestano. Per il primo compleanno di mia figlia, le ho regalato un banco da lavoro. Per il secondo compleanno di mio figlio, gli ho regalato un set da tè di alluminio rosa (in rete ce n'erano di bellissimi in colori unisex, in particolare me n'è rimasto impresso uno rosso a pallini bianchi, ma mi sono svegliata troppo tardi per essere sicura che il pacco arrivasse in tempo).
Sono per questo una che spera che suo figlio sia gay? Non più di quanto io desideri che diventi timido o che resti basso. Nel senso: non ho niente contro i gay come non ho niente contro i bassi (io sono poco oltre il metro e mezzo e mia madre poco sotto), ma mi rendo conto che essere gay o essere bassi non facilita le cose nella vita. Poi ci sono gay di successo, come Elton John e Pedro Almodovar, e bassi che hanno un'immagine seducente, come Kylie Minogue e Tom Cruise. Però insomma, io lo so bene: se non superi il metro e sessanta difficilmente ti prenderanno anche solo come hostess di fiera, a meno che di non essere una stragnocca.
Detto questo, se io e mio figlio guardassimo gli stessi sederi, non porterei il lutto. Mi farebbe un po' più effetto Amelia, ma, insomma, preferisco che mia figlia mi portasse a casa una fidanzata in gamba piuttosto che un fidanzato cretino o violento. Se poi mi dovesse portare a casa una fidanzata cretina o violenta, non sarebbe certo il sesso di quest'ultima a rendermi infelice.
Quindi, io non voglio per forza un figlio gay, ma gli regalo giocattoli rosa e lo lascio giocare con la cucina giocattolo e le bambole, anche Barbie. Nello stesso tempo, ho un marito che sa cucinare e badare ai bambini, e molte mi invidiano per questo, se i loro mariti non sono come il mio.
Perché quello che dicevamo, io e la mia insegnante, è che, quando un uomo si mette a fare una cosa tradizionalmente considerata "da donna", le donne impazziscono per lui.
Primo esempio, puntiamo a fare cappotto: Joaquin Cortez. Oggettivamente bruttino, pure bassetto, un po' grezzo. Ma, quando balla, smuove certo più ormoni lui di un bricoleur impegnato a inchiodare scaffali.
Mi si dirà: eh, ma il flamenco è una danza per maschi e femmine, in Spagna, nessuno si vergogna di iscrivere il figlio maschio a flamenco.
E allora vi dico: Plushenko. Slavato come se l'avessero immerso nella candeggina, eppure ha tante fan che sarebbero pronte a saltargli nel letto. E non mi risulta che le rifiuterebbe.
E ancora vi dico: Brad Pitt piace di meno quando viene ritratto mentre lavora a maglia? Il fascino di Tom Selleck diminuiva in "Tre scapoli e un bebè", quando lo vedevamo alle prese con una neonata? E Luca Argentero non vi ha fatte sbavare in "Solo un padre" (io non l'ho visto, ma le recensioni che ho letto non erano certo negative su questo punto)?
Quando ero ragazzina, e non avevo certo idea di mettere su famiglia, mi ero appesa sopra il letto un poster che si intitolava "L'enfant": secondo voi c'entrava con un recondito desiderio di maternità? Vi assicuro di no, ma proprio per niente.
Altro esempio, tratto dal mio vissuto: quando Amelia aveva 21 giorni, Luca ed io siamo andati all'Unieuro con lei. Luca la portava nella fascia. Al momento di pagare, lui è andato avanti per uscire dalla ressa delle casse ed è rimasto solo qualche minuto. Quando sono arrivata io, lui era circondato di ragazze adoranti come non credo gli sia mai capitato e come non è mai capitato nemmeno a me, quando portavo in giro i miei neonati da sola.
Dall'altro lato, l'immagine della donna che ama oggetti tipicamente da maschio mi sembra ugualmente seducente. Insomma, se pensiamo a una bella ragazza su una motocicletta, non ci sembra ripugnante o innaturale. Una donna anche solo brava a guidare l'automobile riscuote stima (e stupore, purtroppo), anche se in molte famiglie è più normale che sia l'uomo a guidare la macchina di famiglia (nel mio caso è così solo perché l'uomo di famiglia patisce qualsiasi mezzo di trasporto). Molte pin-up venivano rappresentate in attività tipicamente maschili (anche se con abiti succinti): benzinaie, camioniste, marinaie.
Poi, per carità, non sono certo io quella che può dire quando una donna fa sesso a un uomo: bisognerebbe chiederlo a un uomo, perché ho scoperto che le nostre idee sono un po' divergenti.
Però so che cosa fa sesso a una donna: e in questo momento, mentre mio marito sta cucendo dei cappellini di Carnevale con un ago rosa, faccio molta fatica a non saltargli addosso.

4 commenti:

  1. Ah ah! Pensa che Marito mi ha apenna proposto una session con mascherina di Zorro nera!

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  2. Niente da eccepire sull'intercambiabilità dei ruoli sia nella coppia che nei giochi dei bambini, mi trovi d'accordo su tutta la linea. Proprio per questo ne approfitto per buttarti là uno spunto (a te e a chi ha voglia di coglierlo), sicura che non lo prenderai come una provocazione né lo interpreterai in modo sbagliato. Ok allo sdoganamento dei giochi rosa. Ma un giorno arriva Ettore (magari tra un paio d'anni, tipo) che vuole mettersi una gonnellina di Amelia o te ne chiede una per lui. Non per giocare in casa: vuole uscire e andare all'asilo con addosso quella. Che si fa? Ripeto, non è una provocazione per smontare le tue teorie. Il fatto è che le condivido ma un giorno mi si è palesata in testa questa situazione e sinceramente al momento non saprei come cavarmela rimanendo coerente. Certo, mi vengono in mente mille spiegazioni valide per sconsigliare l'uso di una gonna a un maschio e allo stesso tempo mille esempi di culture in cui l'uomo non indossa per forza un pantalone ma qualcosa di più simile a una gonna (tutto è relativo), ma nulla che possa essere convincente per un bambino troppo piccolo. Mi incuriosisce sapere come tu o altre mamme affrontereste la situazione...

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  3. Eh, che credi? Che non mi sia posta il problema? Non è così campato in aria: qualche giorno fa, Ettore si è messo una "gonna" da ballo di Amelia e il cappellino con le perline per ballare come sua sorella.
    Io forse la risolverei col fatto che nemmeno Amelia sceglie come vestirsi per uscire e quindi decido io punto (c'è da dire che spesso Amelia mi chiede la gonna, ma gliela rifiuto per motivi di praticità o di freddo). Dopo una certa età, credo che l'appartenenza alla società comune farebbe il resto.
    Se comunque dovesse succedere, gli direi che c'è il pericolo che venga preso in giro, così come io verrei chiamata "bottana" se mi mettessi a coltivare l'orto a torso nudo come Luca.

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  4. Sono assolutamente daccordo con te, anche sulla questione della gonna :-)
    Se uno dei miei figli dovesse essere omosessuale giuro che per me non sarebbe un problema, ma se mi chiedi lo vorresti? io ti rispondo "preferirei di no", perché la società non è ancora pronta e io non voglio vedere soffrire i miei figli.
    se fossero gay non gli chiederei di nascondere la loro natura (come è capitato a dei miei amici) ma so che il mondo la fuori sarebbe più duro per loro e anche se io sarei sempre al loro fianco non potrei proteggerli dalla cattiveria del mondoe questo farebbe stare male loro e me.

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